Trovato l’innesco. Nella deflagrazione morì il 33enne Jacopo Peretti e rimasero feriti 5 residenti, tra cui due bambini. La guardia giurata, rimasta ustionata, incastrata da colleghi e familiari.
Torino – Svolta nell’inchiesta sull’esplosione avvenuta nella notte tra il 29 e il 30 giugno scorso in via Nizza 389, dove un incendio ha devastato una palazzina causando la morte del 33enne Jacopo Peretti e il ferimento di 5 residenti, tra cui due bambini. La Polizia di Stato, su disposizione della Procura della Repubblica di Torino, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di una guardia giurata di 40 anni per incendio doloso e omicidio.
La ricostruzione dei fatti
Erano da poco passate le due di notte quando, all’interno del condominio, si è verificata una violenta esplosione, preceduta da un incendio. Le fiamme hanno completamente distrutto tre appartamenti tra il quarto e il quinto piano, facendo crollare parte della struttura. I Vigili del Fuoco, dopo ore di intervento, hanno trovato il corpo di Peretti, carbonizzato sotto le macerie della sua casa al quinto piano dove viveva da 4 anni.
In un primo momento si era ipotizzato un incidente, forse legato a una fuga di gas. Tuttavia, le indagini della Squadra Mobile e del Commissariato “Barriera – Nizza”, supportate dai rilievi tecnici dei Vigili del Fuoco, hanno rapidamente virato verso la pista dolosa.
L’accusa e le indagini
Determinanti, secondo quanto riferito dalla Procura guidata dal procuratore Giovanni Bombardieri, sono state le testimonianze di familiari e conoscenti dell’indagato, che hanno contribuito a rafforzare il sospetto di un gesto premeditato. Le telecamere di videosorveglianza e i rilievi tecnici hanno permesso di localizzare il punto d’innesco dell’incendio in un appartamento al quinto piano.
Il movente è ancora al vaglio degli inquirenti, ma secondo quanto emerso finora sembrerebbe riconducibile a motivi personali. L’uomo avrebbe voluto distruggere la casa della ex che lo aveva lasciato. La vittima invece era del tutto estranea e non era il bersaglio dell’azione criminale.
Il provvedimento di custodia cautelare è stato eseguito nel pomeriggio di oggi dagli agenti della Polizia di Stato.