Il titolare, il responsabile della sicurezza e un operaio uccisi da una deflagrazione durante una saldatura. L’Italia conta quasi tre vittime al giorno: “Serve una svolta sulla sicurezza”.
Marcianise – Una tragedia che scuote Marcianise (Caserta) e rilancia con forza l’allarme sulle morti sul lavoro. Tre uomini – Pasquale Di Vita, titolare dell’Ecopartenope, Ciro Minopoli, responsabile della sicurezza, e Antonio Diodato, operaio – hanno perso la vita nel primo pomeriggio di ieri a causa di una violenta esplosione all’interno dell’area industriale della cittadina casertana.
La deflagrazione, avvenuta durante un intervento di saldatura su una sonda di misurazione all’interno di un silos contenente oli esausti, è stata improvvisa e devastante. I tre stavano operando a diversi metri di altezza: l’onda d’urto li ha scaraventati lontano, due corpi sono stati ritrovati sul tetto del capannone, il terzo in una proprietà confinante. Altri due dipendenti sono rimasti feriti in modo lieve.
Secondo i primi rilievi dei tecnici dell’Asl e dei Vigili del Fuoco, la causa dell’esplosione potrebbe essere stata una scintilla generata dalla saldatrice, in presenza di gas non correttamente decompressi. Nessun incendio, nessuna nube tossica: solo un boato e il silenzio che ha avvolto le aziende vicine, ignare dell’accaduto fino all’arrivo dei soccorsi.
Il sindaco Antonio Trombetta, accorso sul posto, ha parlato di “una ferita profonda per la città” e ha chiesto un impegno concreto per la prevenzione. “Non possiamo accettare che nel 2025 si muoia ancora così. È il momento di agire” ha detto al Messaggero il primo cittadino.
I dati Inail confermano la gravità del fenomeno: nei primi sei mesi dell’anno sono state presentate 495 denunce di infortuni mortali, quasi tre al giorno, in aumento rispetto al 2024. Il Partito Democratico ha chiesto controlli straordinari nei siti industriali ad alto rischio e un rafforzamento degli ispettorati. “Investire in sicurezza non è un costo, è un dovere morale e civile”, hanno dichiarato Sandro Ruotolo e Marco Sarracino. Le indagini sono in corso per accertare eventuali responsabilità.