Il primo cittadino di Vibo Valentia blocca l’esibizione di Teresa Merante al lido di Bivona. L’artista lo querela: “Prima di offendere la mia persona, pensateci due volte”.
Vibo Valentia – Un concerto annullato, un’ordinanza comunale che fa discutere e una querela che infiamma la polemica. È scoppiato il caso Teresa Merante, la cantante folk neomelodica il cui spettacolo previsto per il 18 luglio al lido “Marea” di Bivona, frazione di Vibo Valentia, è stato vietato dal sindaco Enzo Romeo con un’ordinanza che ha scatenato un vero e proprio terremoto mediatico.
La decisione del primo cittadino si basa su una motivazione diretta e senza appello: le canzoni della Merante sono “esplicitamente riconducibili alla giustificazione o esaltazione della criminalità organizzata di tipo mafioso (‘ndrangheta), come desumibile da testi e video”.
L’ordinanza del sindaco: “Rischio per l’ordine pubblico”
L’ordinanza comunale non si limita a censurare i contenuti artistici ma evidenzia anche le potenziali conseguenze sociali dell’evento. “Sebbene privata”, si legge nel documento, “l’esibizione della cantante ha le caratteristiche di un evento pubblico e questo potrebbe generare preoccupazione, disordini e tensioni tra cittadini. E ancora offesa ai valori della legalità e un danno all’immagine dell’Amministrazione”.
La decisione di Romeo è arrivata dopo le segnalazioni ricevute da cittadini e associazioni impegnate nella promozione della legalità, che hanno espresso “forte allarme sociale rispetto alla normalizzazione o spettacolarizzazione di figure legate a contesti mafiosi”.
Il ruolo della Questura
Determinante è stato l’intervento della Questura di Vibo Valentia. Il questore Rodolfo Ruperti aveva inviato una nota al Comune segnalando che il titolare del locale non aveva provveduto a fare alcuna comunicazione ufficiale per l’evento. Nella stessa comunicazione, la Questura definiva la Merante come un’artista “ricollegabile ad un repertorio musicale ricomprendente anche brani del genere ‘canto alla malavita’ e quindi ad essa inneggianti”.
Dopo il colloquio con il questore, lo stesso proprietario del lido Marea aveva compreso la necessità di annullare spontaneamente l’evento, prima ancora dell’ordinanza sindacale.
La reazione dell’artista: querela e minacce
Teresa Merante non ha preso bene la decisione delle autorità vibonesi. La cantante ha immediatamente annunciato di aver querelato il sindaco Romeo, comunicando la sua decisione attraverso un video pubblicato sul suo profilo Instagram.

“Se ci saranno problemi analoghi in altri posti agirò con la stessa solerzia”, ha fatto sapere l’artista, lanciando quello che suona come un vero e proprio “preavviso” ad altri amministratori locali. “Prima di annullare gli eventi e, soprattutto, offendere la mia persona, pensateci due volte”, ha aggiunto con tono di sfida.
Un caso che divide la Calabria
La vicenda ha rapidamente assunto i contorni di un caso regionale, dividendo l’opinione pubblica tra chi sostiene la decisione del sindaco come atto di responsabilità istituzionale e chi invece denuncia una forma di censura artistica.
Da una parte c’è chi plaude alla fermezza delle istituzioni nel non concedere spazi a forme di espressione che potrebbero normalizzare o glamourizzare la criminalità organizzata, soprattutto in un territorio come la Calabria dove la ‘ndrangheta rappresenta una piaga sociale ancora profondamente radicata.
Dall’altra parte si leva la voce di chi considera eccessiva la misura adottata, ritenendo che debba essere il pubblico a scegliere liberamente a quali spettacoli assistere, senza l’intervento preventivo delle autorità.