Crescita straordinaria nelle attività di protezione animale ma l’ex dirigente Marco Bravi denuncia: mancanza di trasparenza.
Roma – L’assemblea dei soci dell’Ente Nazionale Protezione Animali (ENPA), riunita a Roma il 15 giugno scorso, ha approvato il bilancio consuntivo 2024, la relazione di missione e il bilancio sociale dell’Ente. Ha inoltre eletto un nuovo membro dell’organo di amministrazione nella persona della socia Ilaria Riccitelli della sezione di Roma, che sostituisce il dimissionario Massimo Pigoni.
I numeri del 2024
Il 2024 è stato caratterizzato da un aumento delle attività operative dell’ENPA, che riflette sia un incremento delle situazioni di emergenza sia una maggiore capacità di risposta dell’organizzazione.
L’ENPA ha assistito, soccorso o curato 274.379 animali nel 2024, registrando una crescita del 55,3% rispetto al 2023. Ciò si traduce in quasi 100.000 animali in più salvati in un solo anno.

Adozioni in crescita costante
Le adozioni hanno registrato un aumento significativo del 16%, con 24.625 animali che hanno trovato nuove famiglie nel 2024. In media, si sono registrate 67 adozioni al giorno. I gatti sono rimasti la specie più adottata (12.802 adozioni, +1.946), mentre anche le adozioni di cani sono aumentate (10.369, +1.393). Questa crescita sostenuta delle adozioni è cruciale per alleviare la pressione sui rifugi e promuovere la proprietà responsabile degli animali domestici.

Cure veterinarie e soccorsi
La crescita più vertiginosa è stata registrata nelle cure veterinarie, con 46.841 animali trattati nel 2024, un aumento del 30,2% rispetto al 2023. Ciò dimostra il ruolo in evoluzione dell’ENPA come fornitore centrale di assistenza sanitaria animale, in particolare per gatti (+4.349 trattamenti) e animali selvatici (+2.832 trattamenti).
Gli interventi di soccorso sono aumentati del 23,1%, con 34.276 animali soccorsi, riflettendo sia l’aumento delle emergenze sia la maggiore capacità operativa dell’ENPA.
Lotta alla crudeltà e identificazione
L’impegno dell’ENPA nella lotta alla crudeltà è stato evidente nel quasi raddoppio dei sequestri di animali, che hanno raggiunto quota 1.041 nel 2024 (+87,2% rispetto al 2023). Un aumento significativo che sottolinea un’intensificazione degli sforzi per combattere il maltrattamento e le attività illegali, spesso in collaborazione con le forze dell’ordine.
La microchippatura ha registrato una crescita esplosiva, con 26.657 animali microchippati nel 2024, rispetto ai 16.654 del 2023 (+60,1%). L’incremento più importante si è verificato per i gatti: da 6.577 a 15.391 microchip (+8.814), segno di una maggiore consapevolezza sull’importanza dell’identificazione anche per i felini.
Le polemiche sull’assemblea
Nonostante i numeri positivi presentati nel bilancio, l’assemblea non è stata esente da controversie. Marco Bravi, ex componente dell’ENPA recentemente escluso dall’organizzazione, ha denunciato quello che definisce una “desolante mistificazione” nell’organizzazione dell’evento.

Bravi, figura storica dell’ente che negli anni ha ricoperto ruoli di responsabilità all’interno dell’organizzazione, è stato al centro di tensioni interne che hanno portato alla sua esclusione. L’ex dirigente ha sempre mantenuto posizioni critiche verso quella che considera una sorta di deriva gestionale dell’ENPA, sostenendo di aver “provato negli anni dall’interno a cercare del buono che non c’è più, ormai troppo compromesso e soggiogato”.
Secondo Bravi, l’assemblea che ha approvato un bilancio da oltre 16 milioni di euro si sarebbe svolta con una partecipazione limitata, composta principalmente da dipendenti e amministratori, mentre lui stesso sarebbe stato escluso dalla votazione e dalla possibilità di intervento. L’ex componente ha inoltre criticato la mancanza di trasparenza, citando l’assenza di diretta streaming per i soci senza anticipazione dei documenti.
Critiche alla gestione finanziaria
Bravi ha sollevato dubbi sulla veridicità degli incrementi presentati, affermando che i “numeri roboanti” contrasterebbero con la realtà quotidiana delle sezioni locali, che secondo lui soffrirebbero per la mancanza di sostegno da parte della sede nazionale. Particolare critica è stata rivolta alla gestione della tesoreria e alla supposta mancanza di chiarezza sui rapporti finanziari tra sede centrale e sezioni territoriali.
L’ex componente ha anche evidenziato quella che definisce una “sceneggiata” per la sua esclusione, con un esito che considera già deciso e la presenza di presunti sostenitori trasportati appositamente per l’occasione.
Le parole di addio di Bravi
In una dichiarazione molto dura, Bravi ha espresso “sollievo di non appartenere neanche più formalmente ad un tale degradato e degradante consesso”, pur manifestando dispiacere per le “tante persone perbene che rimangono purtroppo, in quanto pensanti autonomamente, tenute lontane dalle sedie in cui si decide”.

Anche in questa occasione abbiamo tentato, più volte, di metterci in contatto con la presidente dell’Enpa per saperne di più sui recenti accadimenti ma non è stato possibile raggiungerla.