Energia e caro bollette: le mosse dell’esecutivo contro gli aumenti

Impegno del Governo alle iniziative per contrastare i rincari nei confronti di famiglie e imprese, intervenendo sulla dinamica dei prezzi.

Roma – Via libera, da parte dell’Aula della Camera, alla mozione della maggioranza concernente iniziative per contrastare il rincaro dei costi dell’energia per famiglie e imprese. Il governo aveva espresso parere favorevole al documento. Il testo impegna il governo “ad adottare un provvedimento normativo volto ad intervenire nell’immediato sulla dinamica dei prezzi dell’energia e sulle ripercussioni prodotte in danno dei clienti domestici, delle Piccole e medie imprese e delle imprese, anche promuovendo una capillare campagna informativa in merito alla possibilità per i clienti vulnerabili di passare al servizio a tutele graduali entro il 30 giugno 2025″.  L’Aula della Camera inizierà l’esame e la discussione del decreto Bollette dal 7 aprile, come si è appreso al termine della conferenza dei capigruppo di Montecitorio.

La mozione impegna l’esecutivo anche “ad adottare le possibili misure per ridurre gli oneri generali di sistema sulle bollette elettriche e del gas delle famiglie e delle Piccole e medie imprese, valutando altresì se non sia opportuno ridurli sul gas utilizzato a fini di produzione energetica per ridurre i costi di generazione degli impianti termoelettrici a gas e conseguentemente il prezzo marginale dell’energia elettrica”, e “ad incrementare il bonus sociale per i clienti in condizioni di difficoltà economica, anche attraverso l’ampliamento della platea dei beneficiari, avendo particolare riguardo ai componenti del nucleo familiare e ai soggetti in gravi condizioni di salute” e “ad introdurre misure volte a ridurre il costo dell’energia per le attività produttive, in particolare per le Piccole e medie imprese”.

Alberto Luigi Gusmeroli, presidente della commissione Attività produttive, Commercio e Turismo della Camera durante la discussione in Aula ha sottolineato come la “buona politica deve essere concreta e dare risposte concrete ai problemi di famiglie e imprese. Per questo la Lega, – ha spiegato – con un emendamento al Decreto Concorrenza, ha garantito per i cittadini vulnerabili (over-75, disabili e fragili economici con bonus energia) la possibilità di passare fino al 30 giugno 2025 dal mercato libero o tutelato dell’energia elettrica al sistema a tutele graduali, dove i costi sono di 20 centesimi di euro al kWh al posto dei 35 del mercato libero. Un risparmio significativo, di almeno 130 euro annui con punte sino al 30% a fronte di una media totale di oltre 770 euro, che incide potenzialmente su una platea di 11,5 milioni di persone, stimolando al contempo il mercato libero verso prezzi più concorrenziali”.

Questa della Lega, ha aggiunto, “è una battaglia condivisa con le Associazioni dei consumatori e che ha portato al nascere di esempi territoriali virtuosi. Penso allo sportello istituito dal Comune di Arona con fondi del PNRR, primo in Italia a supportare i vulnerabili – che peraltro rientrano nel 54% della popolazione, stando ai dati, senza competenze digitali di base – nella domanda e nelle pratiche contrattualistiche di passaggio. Già l’idea è stata mutuata dal Comune di Massa e con l’auspicio che possa essere estesa a tutti gli oltre 8.000 Comuni italiani ho qualche giorno fa scritto anche al Presidente dell’ANCI. In un periodo di forti difficoltà economiche internazionali, la Lega e la maggioranza di centrodestra ci sono per far fronte ai rincari in bolletta, non solo con lo stanziamento di 3 miliardi di euro ma con misure immediate che preservano i risparmi di famiglie e imprese”.

Critiche invece Angelo Bonelli, deputato di AVS e co-portavoce di Europa Verde, che in dichiarazione di voto in aula ha attaccato: “Ancora una volta in Parlamento si discute del caro energia, ma questo governo continua a dimostrare di non avere né una strategia né una politica energetica. Lo conferma la stessa Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che in conferenza stampa, alla domanda su quale fosse la strategia del governo, ha risposto: ‘Non posso rispondere su un tema così complesso in pochi minuti’. Il problema, però, è che non risponde mai”. Così che ha proseguito: “Negli ultimi tre anni abbiamo assistito a una rapina sociale ai danni del Paese, mentre le grandi società energetiche hanno accumulato enormi profitti. Dal 2021 a oggi, gli extraprofitti delle aziende energetiche hanno superato i 70 miliardi di euro“.

“Ormai, grazie a questo governo, non sono più ‘extra’, – ha proseguito Bonelli – ma la norma, mentre la povertà energetica cresce: 2,3 milioni di famiglie, pari al 9% dei nuclei familiari italiani, non riescono a pagare le bollette e devono rinunciare a bisogni primari, come il riscaldamento. Il governo non propone interventi strutturali per le famiglie, ma si affida alle oscillazioni dei mercati energetici e ai futures. Nel frattempo, la Presidente Meloni continua a fare video senza contraddittorio, affermando che con il nucleare l’Italia diventerà autonoma. Una bugia clamorosa: il governo confonde la differenza tra fonte energetica e autonomia energetica. Inoltre, sostenere che il nucleare abbasserà i costi dell’energia è falso: le famiglie italiane pagheranno bollette ancora più care”.

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