Ecatombe sul lavoro, altri quattro morti nel giro di poche ore

Le tragedie tra ieri e oggi nel Veneziano, vicino a Ravenna, a San Giuliano Milanese e nel Torinese.

Milano – Quattro morti sul lavoro in poche ore, tra ieri e la giornata di oggi. Le tragedie tra Venezia, il Ravennate, il Torinese e il Milanese.

La prima vittima si è registrata nella serata di ieri a Vigonovo (Venezia), dove intorno poco prima delle 20 Stefano Bottaro, 61 anni, è rimasto schiacciato da un transpallet a batteria cadutogli addosso dal cassone di un camion. L’incidente si è verificato nella zona industriale di Tombelle. Dopo le prime cure sul posto, l’uomo è stato trasportato in elicottero all’ospedale dell’Angelo di Mestre, dove è giunto in condizioni disperate: purtroppo è deceduto nella tarda serata.

Stamani a perdere la vita è stato invece un operaio di 36 anni, precipitato da un’impalcatura mentre stava montando i pannelli solari sul tetto di un capannone della Fer.Ol.Met, in via della Pace a San Giuliano Milanese. L’uomo è precipitato per una decina di metri, morendo sul colpo. A dare l’allarme sono stati i colleghi. All’arrivo dei soccorritori, intervenuti anche con l’elicottero, purtroppo non si è potuto fare altro che constatare il decesso. Sul posto la polizia locale; sono in corso accertamenti per chiarire la dinamica della tragedia e se siano state rispettate o meno le procedure di sicurezza.

Poche ore dopo, un’altra tragedia si è verificata nella zona industriale di Leinì, nell’hinterland torinese. Qui un operaio è morto schiacciato da un camion in una ditta di autodemolizioni in via Meucci. Anche in questo caso a dare l’allarme sono stati i colleghi, ma i soccorsi si sono rivelati inutili. Sull’episodio indagano i carabinieri della compagnia di Venaria; sul posto anche gli ispettori dello Spresal (Servizio prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro) dell’Asl To4. 

Nel pomeriggio di ieri, infine, un agricoltore di 62 anni, Fabio Gonelli, è morto sul colpo, schiacciato dal mezzo di lavoro che stava manovrando in un podere a Errano di Faenza, nel Ravennate. La Procura di Ravenna ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, al momento contro ignoti, ed è stato disposto il sequestro del mezzo, di proprietà dei titolari dell’azienda. L’indagine cercherà di stabilire a che titolo il 62enne stesse lavorando sul terreno, che appartiene ai vicini. L’incidente, riporta l’Ansa, è accaduto vicino al fiume Lamone, in un punto non lontano dalla diga di Errano e non si esclude che un argine possa avere ceduto.