La polizia ha seguito due distinti provvedimenti di cattura nei confronti di cittadini stranieri arrivati da Dubai, entrambi condotti in carcere.
Venezia – La polizia ha tratto in arresto due cittadini di nazionalità straniera sui quali gravavano altrettanti mandati di cattura. Entrambi viaggiavano su un volo proveniente da Dubai, atterrato pochi giorni fa all’aeroporto Marco Polo, dove ad attenderli c’erano i poliziotti della Frontiera di Venezia.
In particolare, gli operatori della polizia di frontiera hanno dapprima intercettato un uomo giunto a Venezia per turismo, nei confronti del quale pendeva un mandato di arresto emesso dall’Autorità Giudiziaria di Mosca per il reato di frode da un gruppo organizzato.
L’uomo, con altri complici, avrebbe architettato una frode, fra il 2018 e il 2021, per sottrarre ingenti somme di denaro ai danni della banca nella quale rivestiva una posizione di responsabilità.
Ai sensi degli artt. 715 e 716 C.P.P. è stato, pertanto, eseguito dai poliziotti della frontiera di Venezia un arresto provvisorio del soggetto, il quale è stato poi condotto presso il carcere di Santa Maria Maggiore, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Inoltre, da ulteriori controlli alla lista dei passeggeri sbarcati dal medesimo volo, gli agenti della polizia di frontiera hanno intercettato un secondo cittadino di nazionalità straniera, regolarmente soggiornante in Italia, nei confronti del quale era stato disposto nel 2024 un provvedimento di cattura in esecuzione di una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Trieste per reati di violenza sessuale, lesioni e maltrattamenti in danno di familiari.
In esecuzione della citata sentenza, all’esito dei controlli i poliziotti della frontiera aerea di Venezia hanno così arrestato l’uomo e l’hanno condotto presso il carcere di Santa Maria Maggiore dove dovrà scontare la pena, divenuta nel frattempo definitiva, a 3 anni e mezzo di reclusione, oltre l’interdizione dai pubblici uffici e dall’esercizio della tutela sui figli.