Il governatore: “La priorità è l’immissione di nuovo personale negli istituti penitenziari. Senza un rafforzamento dell’organico”.
Verona – “Due suicidi in meno di quarantotto ore nel carcere di Montorio sono una tragedia che impone una riflessione profonda. Il mio pensiero si rivolge alle famiglie dei detenuti che hanno vissuto questo dramma e agli agenti di Polizia Penitenziaria, che ogni giorno operano in condizioni difficilissime. Per troppi anni, su questo tema, c’è stato un immobilismo assoluto da parte di chi aveva responsabilità decisionali a livello nazionale. Finalmente, con questo Governo, si sta imprimendo una svolta importante” dichiara il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia.“La priorità assoluta – afferma – è l’immissione di nuovo personale negli istituti penitenziari. Senza un rafforzamento dell’organico, non si può garantire sicurezza né ai detenuti né agli operatori”.
È “fondamentale accelerare su questo fronte, e per questo voglio ringraziare il Ministro Nordio per l’impegno con cui sta portando avanti un vero cambio di passo e il Sottosegretario Ostellari per la costante attenzione agli istituti del Veneto. Bene dunque la svolta che si sta dando: ora bisogna proseguire con determinazione” prosegue Zaia. Il presidente ribadisce anche l’importanza di affrontare il problema del sovraffollamento carcerario: “Se servono nuovi posti, che si costruiscano nuove strutture, anche in Veneto. La certezza della pena deve andare di pari passo con istituti adeguati, che permettano una detenzione più efficace e condizioni dignitose per tutti”. Zaia conclude garantendo la massima collaborazione della Regione: “Le istituzioni venete sono pronte a fare la loro parte. Questa è una battaglia di civiltà e democrazia che non può più essere rinviata, e il Veneto darà tutto il supporto necessario per portare avanti questo cambiamento”.
Sull‘emergenza di Verona interviene anche il senatore Andrea Martella, segretario regionale del PD in Veneto: “La situazione è grave e inaccettabile, lo conferma il secondo tragico suicidio in 48 ore nel penitenziario di Verona. Il governo e in particolare il ministro della Giustizia – sottolinea – non possono rimanere indifferenti, servono quegli interventi urgenti e immediati che chiediamo da due anni. Per questo su quanto è accaduto nella nostra regione ho appena presentato un’interrogazione parlamentare”.
“La morte per suicido di un cittadino senegalese e di un cittadino italiano detenuti presso il carcere di Verona – spiega Martella nell’interrogazione – ha portato a 19 le vittime del carcere dall’inizio dell’anno, cui si deve aggiungere la morte di un operatore. Il carcere di Verona attualmente ospita quasi 600 detenuti a fronte di una disponibilità di posti che è pari alla metà. Attraverso i suoi rappresentanti sindacali, la polizia penitenziaria lamenta una cronica carenza di organico, con 318 operatori a fronte dei 420 necessari“.
E ancora, “mancano spazi, personale sanitario, la possibilità di svolgere attività e laboratori. Questo determina un aggravio della pena che stride con il principio costituzionale della funzione rieducativa del carcere. Servono interventi urgenti per garantire condizioni di sicurezza ai detenuti e a chi in questa struttura opera. Per questo chiedo al ministro Nordio di intervenire per risolvere l’emergenza sovraffollamento delle carceri venete e per affrontare in maniera complessiva le carenze di organico del personale della polizia penitenziaria e degli operatori socio sanitari, nonché per adeguare gli spazi e garantire il principio della funzione della pena come previsto dalla nostra Costituzione”.
Oggi dovrebbe tenersi una seduta straordinaria alla Camera sul tema. Ai sensi dell’art. 62, secondo comma, della Costituzione, e dell’art. 29, comma 1, del Regolamento, si legge che non prima di mercoledì 19 marzo, dopo l’esame del disegno di legge 2285 – decreto-legge 3/2025 riguardante misure urgenti per assicurare la continuità produttiva ed occupazionale degli impianti ex Ilva – e della proposta di legge 2084 – modifiche alla disciplina in materia di durata delle operazioni di intercettazione – nell’Aula di Montecitorio è prevista una seduta straordinaria per l’esame delle mozioni Faraone, Braga, Richetti, Zanella e Magi n. 1-00406 e D’Orso ed altri n. 1-00407 concernenti iniziative in merito alla situazione nelle carceri. Intanto le opposizioni hanno chiesto, nel corso della conferenza dei capigruppo del Senato, una informativa del ministro della Giustizia Carlo Nordio sull’emergenza suicidi nelle carceri. Lo hanno riferito ai cronisti i capigruppo di Italia viva, Raffaella Paita, e del Misto, Peppe De Cristofaro, senatore di AVS.