Il 29enne morto venerdì scorso a Cisterna di Latina dopo un volo dall’ottavo piano: la Procura indaga, il fratello Manuel esclude il suicidio.
Latina – È giallo sulla morte di Dylan Torsello, il giovane di 29 anni precipitato all’alba di venerdì 14 marzo dall’ottavo piano del palazzo in cui viveva, in via Primo Maggio a Cisterna di Latina. La Procura ha disposto l’autopsia sul corpo per fare luce su una tragedia che, in un primo momento, sembrava un suicidio, ma che ora si ipotizza possa essere stato un drammatico incidente. L’ipotesi più accreditata, avvalorata dal fratello Manuel, è che il giovane sia scivolato mentre tentava di scattare un selfie “spettacolare” dal terrazzo condominiale, un’abitudine testimoniata dalle foto sui suoi social.
L’allarme è scattato intorno alle 5 di venerdì, quando il corpo di Dylan è stato trovato senza vita sul selciato tra via Po e via Primo Maggio. I soccorsi del 118, arrivati rapidamente insieme alla polizia, non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Inizialmente, gli inquirenti hanno preso in considerazione l’ipotesi di un gesto volontario, ma nelle ore successive sono emersi elementi che hanno ribaltato la prospettiva. La Procura di Latina ha aperto un’inchiesta e disposto l’autopsia, prevista nei prossimi giorni, per determinare se la caduta sia stata causata da un malore improvviso o da una perdita di equilibrio.
Il fratello Manuel è stato il primo a scartare con forza l’idea del suicidio. In un commento su Facebook, ha scritto: “È scivolato per farsi un selfie spettacolare come era solito fare”, descrivendo una passione del 29enne per gli scatti audaci dal terrazzo, lo stesso da cui spesso fotografava sé stesso e i suoi cani con il panorama di Cisterna sullo sfondo. Un dettaglio che trova riscontro nei suoi profili social, dove abbondano immagini di questo tipo, e che ora è al centro delle indagini.
La polizia del commissariato di Cisterna sta ricostruendo le ultime ore di vita di Dylan, un ragazzo descritto da tutti come “solare” e “pieno di vita”. Lavorava in un pub locale, il “On the Road Bistrot”, che venerdì è rimasto chiuso per lutto, e giocava a calcio nella squadra Ecocity Futsal Cisterna. Nessun segno di disagio era emerso nei giorni precedenti, come confermato da colleghi e amici. L’assenza di testimoni diretti e di telecamere nella zona complica il lavoro degli inquirenti, ma il terrazzo – il più alto del palazzo – è stato posto sotto sequestro, insieme alla salma, tuttora all’ipogeo del cimitero di Latina.
Tra le ipotesi al vaglio, oltre a quella di una scivolata durante un selfie, c’è anche la possibilità di un malore che abbia fatto perdere l’equilibrio al giovane. L’autopsia sarà decisiva per chiarire se vi siano tracce di alcol, farmaci o altre sostanze nel sangue, o se un problema di salute improvviso possa aver contribuito alla caduta. Intanto, la testimonianza del fratello Manuel, che lo conosceva meglio di chiunque altro, dà peso alla pista dell’incidente, escludendo categoricamente un gesto estremo.