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Disordini a Milano: la Questura pensa a chiedere rinforzi, una trentina di agenti

Le nuove risorse utilizzate per eventuali tensioni nel quartiere Corvetto, da anni al centro di problemi di degrado e abusivismo.

Milano – La Questura meneghina è orientata a chiedere rinforzi dopo i recenti disordini avvenuti al quartiere Corvetto, in periferia, che avvengono in quello che tradizionalmente, per l’ordine pubblico, è uno dei periodi più impegnativi dell’anno, che culmina nell’evento della Prima della Scala. I rinforzi, probabilmente una trentina di agenti, potrebbero essere utilizzati per le nuove, eventuali tensioni che potrebbero crearsi nel quartiere a sud est della metropoli, da anni già al centro di problemi di degrado e abusivismo.

La tensione al Corvetto si è accesa dopo la morte di un 19enne durante un inseguimento con i carabinieri. Si temono ancora disordini: si tratta infatti di una zona che è da anni un’area problematica e dove già in passato c’erano state manifestazioni contro le forze dell’ordine. Il giovane è morto domenica: lo scooter, guidato da un amico che è stato arrestato, non si è fermato a un posto di blocco. Domenica c’era stato il primo presidio di amici che si erano radunati sul luogo dell’incidente. Un presidio pacifico sfociato dopo poco in una protesta con lanci di fumogeni e blocco del traffico.

Poi di nuovo nella notte tra domenica e lunedì una cinquantina di giovani è scesa in strada, questa volta nel quartiere di Corvetto, dove sono stati appiccati incendi, lanciati petardi e fuochi d’artificio. Nella notte tra lunedì e martedì ancora tafferugli. 

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