La regola fondamentale: non farsi prendere dal panico che alza il cortisolo e abbassa le difese immunitarie.
La fase peggiore è la polmonite: importante non abbassare la febbre perché è unica opportunità di eliminare il virus. Abbassare la febbre facilita la vita al virus e la sua possibilità di estendersi nell’organismo. L’antipiretico facilita la vita al virus. In caso di febbre alta prendere acqua e zucchero e vitamine e mettere pezzuole fresche, mai ghiacciate, sulla fronte tempie e nuca per mantenere scatola cranica raffreddata. Stare tranquilli che non succede nulla. Le persone che rischiano di più sono quelle con patologie cardiache, asmatiche, bronchiali che possono essere aiutate solo in ospedale con la macchina cuore/polmoni.
Nelle persone mediamente sane, bisogna prendere tutte le vitamine:
- la C a dosaggi forti anche 2 o 3 grammi al giorno,
- le vitamine del complesso B,
- la vitamina D3,
- ma soprattutto i beta-glucani da funghi (Ganoderma) o da lieviti che devono essere a tripla elica e ad alto peso molecolare . Come per la Vitamina C anche questi devono essere presi abbondantemente.
- Stimolare il sistema immunitario con lattobacilli e bifido-batteri,
- Utili anche Echinacea e Uncaria, piante che stimolano il sistema immunitario innato, ma la parte del sistema immunitario da attivare maggiormente è quello cellulo-mediato che entra in funzione negli attacchi virali.
- I virus sono sensibili anche ad alcuni lactobacilli e bifido-batteri che potenziano l’immunità.
Sintomi: del tutto simili ad un normale virus influenzale: il raffreddore inizialmente è secco, successivamente subentra mal di gola, febbre, possibile polmonite. Meno frequenti, dolori muscolari, difficoltà a respirare, mal di testa e stato confusionale.
Incubazione: asintomatica 14 giorni
Contagio: attraverso la saliva, tossendo o starnutendo o toccando un oggetto che è venuto a contatto con il virus e poi portando le mani, non lavate, agli occhi, al naso o alla bocca. Solitamente il contagio avviene in famiglia oppure in ambienti piccoli e chiusi.
Prevenzione:
- lavare spesso le mani con acqua e sapone o con disinfettante alcolico al 60%, strofinando per almeno 20 secondi, rimane la difesa primaria e più importante.
- Usare fazzoletti usa e getta quando si starnutisce o si tossisce, oppure portare la bocca nell’incavo de braccio all’altezza del gomito (anziché portare la mano davanti alla bocca).
- Mascherine: indispensabili a chi è in stretto contatto con malati, ma anche in prevenzione perché il virus si trasmette con gocce di saliva.
LUCIANO LOZIO, farmacologo