Detenuto tenta di cavare un occhio a un agente

L’aggressore è sottoposto ad osservazione psichiatrica. Sindacati e parlamentari chiedono interventi urgenti per affrontare le criticità del sistema carcerario.

Genova – Un agente della polizia penitenziaria del carcere di Genova Marassi è rimasto gravemente ferito dopo essere stato assalito da un detenuto attualmente seguito per problematiche psichiatriche. L’episodio è avvenuto durante un normale controllo all’interno della sezione. L’agente, colpito al volto, è stato immediatamente soccorso e trasferito in ospedale in ambulanza.

A denunciare la gravità della situazione è Fabio Pagani, segretario della Uilpa Polizia Penitenziaria, che parla di un istituto “ormai ingestibile”, dove il personale opererebbe in condizioni di sicurezza sempre più precarie. Pagani sostiene che l’aggressione rappresenti l’ennesimo segnale di un sistema in sofferenza e sollecita un intervento deciso da parte dell’amministrazione penitenziaria e delle autorità politiche competenti.

Il sindacato chiede un cambio ai vertici dell’istituto e misure immediate per tutelare gli agenti, sottolineando come Marassi sia diventato, a loro giudizio, il simbolo delle criticità diffuse nelle carceri italiane: strutture sotto pressione, personale insufficiente e gestione complessa dei detenuti con fragilità psichiatriche.

Sulla vicenda sono intervenute anche la capogruppo di Italia Viva al Senato, Raffaella Paita, e la senatrice Annamaria Furlan. Le due parlamentari definiscono l’aggressione un ulteriore campanello d’allarme di un sistema penitenziario in forte difficoltà, segnato da sovraffollamento, episodi di violenza e carenza di risorse. Secondo loro, l’assenza di investimenti adeguati avrebbe aggravato una situazione già critica, rendendo più difficile garantire sicurezza e condizioni dignitose sia per il personale sia per i detenuti.

Paita e Furlan sollecitano interventi strutturali e una riforma complessiva delle politiche penitenziarie, avvertendo che ignorare ancora l’emergenza significherebbe assumersi una responsabilità politica rilevante.