La 47enne è sparita nel nulla durante uno scalo a Casablanca. L’appello del marito: “Aiutateci a trovarla”.
Catania- È mistero sulla scomparsa di Denise Zaksongo, 47 anni, la prima avvocata di origine africana d’Italia, sparita nel nulla durante uno scalo all’aeroporto di Casablanca. La donna, volto noto a Catania e in Sicilia per il suo impegno sociale, era partita lunedì sera dal capoluogo etneo per raggiungere la famiglia in Burkina Faso ma non è mai arrivata a destinazione.
Secondo la ricostruzione del marito Renato Farina, medico radiologo del Policlinico di Catania, Denise aveva fatto regolarmente scalo a Casablanca martedì mattina. “Ho sentito mia moglie alle 8, era in aeroporto e doveva aspettare fino a sera la coincidenza per il Burkina Faso”, racconta Farina. “Stava bene, abbiamo parlato brevemente. Verso le 12 l’ho richiamata ma non ha più risposto”.
Dai primi accertamenti del consolato italiano emerge che la donna è uscita dall’aeroporto ed è entrata regolarmente in territorio marocchino ma non è mai rientrata per prendere il volo di collegamento. Il cellulare risulta spento da martedì mattina.
L’appello disperato
Il marito ha presentato denuncia ai carabinieri e allertato la Farnesina, con cui ha collaborato in passato per missioni sanitarie in Africa. “Probabilmente, dovendo aspettare tutta la giornata, ha deciso di fare un giro a Casablanca come aveva fatto l’ultima volta”, ipotizza Farina.

L’uomo lancia ora un appello pubblico: “Chiedo alla Farnesina di attivarsi, che qualcuno cerchi Denise a Casablanca. Sono passate più di 48 ore dall’ultimo contatto e ho paura le sia successo qualcosa di brutto”.
Denise Zaksongo e Renato Farina si sono conosciuti nel 2005 in Burkina Faso, dove il medico operava come cooperante. Sposatisi due anni dopo, si sono trasferiti a Catania dove la donna ha iniziato a lavorare come mediatrice culturale. Per sei anni è stata vicedirettrice del Cara di Mineo, quello che è stato il più grande centro per richiedenti asilo d’Europa.
Dopo la chiusura della struttura nel 2018, ha ripreso gli studi di giurisprudenza interrotti nel suo Paese d’origine. “Si è laureata e ha preso l’abilitazione come avvocato. È stata la prima avvocata africana d’Italia”, sottolinea con orgoglio il marito, che ora spera solo di ritrovarla sana e salva.