Decadenza Todde: giornata ad alta tensione in Regione per la mozione verso la Consulta

Oggi si preannuncia una discussione infuocata tra maggioranza e opposizione. L’udienza per il ricorso al tribunale civile il 20 marzo.

Cagliari – Si preannuncia una giornata carica di tensione in Regione Sardegna. E’ stata infatti inserita all’ordine del giorno del Consiglio regionale, in programma per oggi, la mozione che impegna la Giunta a sollevare, davanti alla Corte Costituzionale, il conflitto di attribuzione Stato-Regione, in merito all’ordinanza di decadenza della presidente Alessandra Todde. Lo Stato, secondo quanto sostiene la maggioranza, non avrebbe la competenza per esprimersi sulla decadenza della governatrice sarda.
Secondo quanto è stato rilevato con l’ordinanza del Collegio elettorale della Corte d’appello di Cagliari, Todde rischia la decadenza per irregolarità nella rendicontazione delle spese per la campagna elettorale del febbraio 2024.

La seduta di oggi si preannuncia infuocata perché gli esponenti dell’opposizione reputano che il testo della mozione, proposto dalla maggioranza, sia assolutamente “irricevibile”. Mozione che impegna la governatrice sarda e il suo esecutivo “a deliberare tempestivamente la proposizione di un ricorso della Regione davanti alla Corte Costituzionale per conflitto di attribuzioni tra enti, per ottenere una pronuncia a
tutela della posizione e delle prerogative costituzionali degli organi regionali di direzione politica”.

La mozione è stata sottoscritta solo dai capigruppo della maggioranza e si incentra su quanto stabilisce la legge 515 del 1993 in Sardegna, quella che riguarda la Disciplina delle campagne elettorali per l’elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica. L’udienza davanti al tribunale civile di Cagliari sul ricorso, intanto, è stata fissata per il prossimo 20 marzo. Parallelamente, la presidente della regione, con i suoi avvocati, ha presentato infatti opposizione alla sanzione economica di 40mila euro e alla decadenza presso il tribunale civile. Insomma, battaglia su più fronti giudiziari.

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