Dalle polizze per calamità alle multe Covid: la bozza del decreto Milleproroghe

Il provvedimento, in tutto 20 articoli, è approvato dal governo a dicembre per allungare le scadenze di misure che decadono a fine anno. 

Roma –  Slittamento a marzo dell’obbligo per le imprese di assicurarsi per i rischi catastrofali, proroga di termini in materia di salute tra cui le sanzioni per chi non si è vaccinato contro il Covid, slittamento di un altro anno dell’obbligo di costituire le consulte per i tifosi: sono alcune delle norme contenute in una bozza del dl Milleproroghe, atteso in Cdm lunedì. Previste anche proroghe nel settore della pubblica amministrazione. Il decreto, in tutto 20 articoli, viene approvato dal governo a dicembre per allungare le scadenze di misure che altrimenti andrebbero a decadere a fine anno. Dopo il decreto fiscale e prima della manovra arriva dunque il Milleproroghe a integrare parte delle misure care ai partiti di maggioranza ma che finora non hanno trovato spazio.

In materia di Salute, viene prevista una proroga dei termini relativi alle sanzioni per chi non si è vaccinato contro il Covid-19. Nella bozza del decreto Milleproroghe si legge infatti come, nella legge “concernente la sospensione delle attività e dei procedimenti di irrogazione delle sanzioni in materia di obblighi sanitari, le parole ‘fino al 31 dicembre 2024’ sono sostituite dalle seguenti: ‘fino al 31 dicembre 2025′”. Nella bozza del Milleproroghe spunta inoltre lo slittamento al 31 dicembre 2025 della disposizione che prevede la costituzione di un organo consultivo negli atti costitutivi delle società sportive professionistiche.

Palazzo Chigi

Sul fronte dei rinnovi, viene prorogata di un anno la norma che consente alle aziende private di stipulare contratti a termine più lunghi di 12 mesi, con causali considerate più accessibili, in particolare per esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva. Per un altro anno, fino al 31 dicembre 2025, le Onlus potranno accedere alla procedura per l’ottenimento del 5×1000. E ancora, secondo la bozza del decreto, viene rinnovato al 31 dicembre 2025 il Fondo di garanzia riconosciuto alle piccole e medie imprese. Attualmente ciascuna azienda può ottenere un importo massimo pari a 5 milioni di euro. In tema di Pubblica Amministrazione, slitta al 31 dicembre 2025 la sospensione dei termini prescrizionali per gli obblighi contributivi in favore dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche. Viene prorogato di un anno anche il regime sanzionatorio per il mancato pagamento nei termini dei contributi previdenziali e assistenziali da parte delle pubbliche amministrazioni.

In materia di Giustizia, vengono estese di un anno le modalità e le tempistiche relative al tirocinio dei magistrati ordinari. Anche i magistrati ordinari dichiarati idonei all’esito dei concorsi banditi fino al 31 dicembre 2024 potranno sostenere un tirocinio ridotto di 12 mesi. Già per i magistrati ordinari dichiarati idonei all’esito del concorsi banditi in data 29 ottobre 2019 e 1° dicembre 2021, il tirocinio si è ridotto da 18 a 12 mesi ed è articolato in 4 sessioni, anche non consecutive, “una delle quali della durata di quattro mesi effettuata presso la Scuola superiore della magistratura e una della durata di otto mesi effettuata presso gli uffici giudiziari”. Una proroga è attesa anche sui contributi destinati al settore turistico. Fino al 31 dicembre 2025 le imprese del comparto potranno accedere ad aiuti a fondo perduto e al credito d’imposta assieme a procedure autorizzative semplificate per gli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili ubicati in strutture turistiche o termali, purché fuori dei centri storici e non soggette a tutela.

Scudo penale per i medici

Nella bozza del Milleproroghe spunta inoltre un articolo sull’attività istruttoria connessa alla determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni (Lep) ma sul punto si attende ancora il testo della norma. Ad oggi l’attività istruttoria è condotta dal Comitato sui livelli essenziali di prestazione presieduto da Sabino Cassese, il cui mandato scade il 31 dicembre. Si allunga di un anno lo ‘scudo penale’ per i medici, ovvero la limitazione della responsabilità penale ai soli casi di dolo e colpa grave. La misura, introdotta durante il Covid, prevede la limitazione della punibilità per reati commessi nell’esercizio della professione sanitaria in situazioni di grave carenza di personale sanitario. Nella bozza del Dl spunta inoltre l’estensione al 2025 di 2,2 milioni di euro per garantire la sicurezza degli uffici all’estero tramite l’invio di Carabinieri.

Tra gli elementi principali della bozza, allungamento dei permessi di soggiorno per i cittadini in fuga dalla guerra in Ucraina che, in scadenza al 31 dicembre 2024, “possono essere rinnovati fino al 4 marzo 2026“. I permessi di soggiorno “perdono efficacia e sono revocati, anche prima della scadenza, in conseguenza dell’adozione, da parte del Consiglio dell’Unione europea, della decisione di cessazione della protezione temporanea”, si legge nella bozza. Inoltre, “al momento della richiesta di rinnovo, il permesso di soggiorno può essere convertito per lavoro, per l’attività effettivamente svolta”.

Lunedì, dopo aver chiuso il Milleproroghe, per i ministri sarà l’ultima occasione per un confronto diretto sulla manovra prima dell’avvio formale dei lavori sugli emendamenti in commissione martedì. Nel weekend, molto probabilmente domenica, una riunione tra governo e relatori, al Mef, farà avanzare la messa a punto dei loro emendamenti, che potrebbero anche superare la decina. L’arrivo in Aula è fissato per il 16, ma non si esclude uno slittamento al 18.

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