La “droga degli Zombie” miete migliaia di vittime: arrestati in Texas il signore della droga El Mayo insieme al figlio di El Chapo.
Roma – Il Fentanyl, un oppioide sintetico, è stato ribattezzato la ‘droga degli Zombie’ e sta seminando allarme tra i governi di tutto il mondo. Negli Usa è già emergenza, con circa 180 decessi al giorno, mentre in Italia – dove al momento il fenomeno è contenuto – l’intelligence segnala un interessamento della ‘ndrangheta, che starebbe valutando la convenienza dell’immissione sul mercato della sostanza. E a quanto pare ci hanno messo gli occhi – e non solo – i signori del cartello di Sinaloa tra i più influenti del Messico nel narcotraffico. A riprova di ciò, il 26 luglio scorso Ismael ‘El Mayo’ Zambada, figura chiave del cartello di Sinaloa e uno dei signori della droga più influenti del Messico, è stato arrestato a El Paso, città di confine del Texas.
Con lui, a finire in manette anche Joaquín Guzmán López, figlio dell’ex socio di Zambada e famigerato leader del cartello Joaquín ‘El Chapo’ Guzmán Loera. Ad annunciare l’operazione, spiega la Dpa, il procuratore generale degli Stati Uniti Merrick Garland. Secondo quanto riportato dai media messicani, sia Zambada che Guzmán López si sono arresi volontariamente alle autorità. La Drug Enforcement Administration statunitense aveva offerto una ricompensa fino a 15 milioni di dollari per informazioni che avrebbero potuto portare all’arresto del 76enne Zambada. L’uomo deve ora affrontare molteplici accuse negli Stati Uniti, tra cui produzione di cocaina, eroina, metanfetamine e fentanyl, nonché omicidio e riciclaggio di denaro.
“El Mayo e Guzmán López si uniscono a un elenco crescente di leader e associati del cartello di Sinaloa di cui il Dipartimento di Giustizia si sta assumendo la responsabilità negli Stati Uniti”, ha detto Garland. Ovidio Guzmán, un altro figlio di El Chapo, è stato estradato dal Messico negli Stati Uniti a settembre. El Chapo è stato condannato all’ergastolo negli Stati Uniti nel 2019. I narcos ora fanno affari col Fentanyl. Giusto per avere un’idea nel 2021 più di 100 mila americani sono morti in un solo anno. Di questi oltre il 66% ha perso la vita per il fentanyl. Per capire cosa succede nelle strade americane bisogna andare oltre confine, fare tappa in Messico e poi andare oltre e approdare in Cina.
Oggi il prodotto finito, le pastiglie che arrivano negli Usa, vengono prodotte in larga parte in territorio messicano, in particolare dal cartello di Sinaloa. Ma i componenti chimici per produrre il fentanyl, arrivano dalla Cina. Il capoluogo della provincia di Hubei da anni è un centro di sviluppo farmaceutico d’eccellenza che esporta prodotti sanitari e farmaci. Negli anni ha formato una classe di esperti nel settore che in breve tempo hanno provato a sfruttare le proprie conoscenze per arricchirsi. Così molti di loro si sono messi a sintetizzare pasticche di fentanyl e a spedirle via posta direttamente negli Stati Uniti. Una delle principali piazze di spaccio è il web. E a fronte di queste fredde e agghiaccianti cifre, in Italia sono stati potenziati, tra l’altro, i controlli ed il monitoraggio dei Nas; sono previste campagne di informazione e formazione del personale sanitario e la Polizia verrà dotata di tecnologie ad hoc per la rilevazione delle droghe sintetiche.
Il pericolo è concreto se si pensa che bastano 1-2 milligrammi di Fentanyl a provocare la morte per soffocamento, in più ha bassi costi e si può nascondere facilmente (in un’operazione in Italia lo scorso anno è stato ritrovato nascosto tra le pagine di libri). Non solo: in circolazione ci sono anche sostanze simili che sono 100mila volte più potenti della morfina (il Fentanyl è 50-100 volte più impattante). A tracciare l’identikit di queste nuove sostanze, che sempre di più stanno rimpiazzando l’eroina anche a seguito dello stop alla produzione di oppiacei in paesi come l’Afghanistan, è la presidente del Gruppo tossicologi forensi italiani, Sabina Strano Rossi, che avverte: bastano solo 1 o milligrammi di tali sostanze per uccidere.
Il Fentanyl, spiega l’esperta intervenuta alla presentazione a Palazzo Chigi del Piano, è sintetizzato completamente in laboratorio. E’ un farmaco utilizzato per la sedazione in anestesiologia, per curare pazienti con dolore cronico che non rispondono ad altre terapie e nei pazienti oncologici. Iscritto nella tabella 1 del dpr 309/90 sulle sostanze stupefacenti, deve essere prescritto con ricetta medica non ripetibile. Il problema è che può essere utilizzato per scopi diversi da quelli terapeutici e può essere sintetizzato illecitamente in laboratori clandestini, come i suoi analoghi. I suoi effetti principali sono la depressione del sistema nervoso centrale e la depressione del respiro che conducono alla intossicazione acuta, al contempo determina un effetto euforizzante. Proprio la depressione del sistema respiratorio può provocare coma e decesso per soffocamento.