Dall’Isola e dalla Calabria, pellegrinaggi della fede e della speranza senza soste.
In una fredda e ventosa domenica, ultima dicembrina, nonostante i sette gradi, a piedi nudi, negli ordinari sandali estivi, i frati accolgono i pellegrini che arrivano in più pullman, da tutte le provincie siciliane e dalla Calabria. I frati Francescani del Santuario ‘’Nostra Signora di Lourdes’’di Messina, ovvero dell’Ordine Francescano Secolare (O.F.S), offrono nello spirito francescano, ai bisognosi di una grazia e ai disabili, le loro preghiere, ma anche soltanto a chi vive semplicemente la fede, unite ad un’accoglienza già di primo impatto positiva, espressa nel loro usuale saluto benaugurante: ‘’Pace e bene’’.
Ai piedi nudi, segno tangibile di penitenza dell’Ordine del ‘’frate poverello’’, si aggiunge la meraviglia nello scoprire la ricostruzione fedele della Grotta di Lourdes, dove la Madonna apparve alla contadina quattordicenne Bernadette Soubirous, tra l’11 febbraio e il 16 luglio del 1858, e intorno alla quale grotta, si costruì, nel tempo, il complesso religioso attuale. La prima Basilica (ne furono erette tre nel corso del secolo, per poter accogliere i sempre più numerosi pellegrini e i malati), fu inaugurata nel 1871. Nel 1983, la Basilica fu visitata per la prima volta da un Pontefice, Papa Giovanni Paolo II, oggi santo, che ritornò nel 2004. In seguito, nel 2008, un secondo Papa, Benedetto XVI, si recò a rendere omaggio alla Grotta santa. Delle 2000 ‘’guarigioni inspiegabili’’ dalla medicina, soltanto 70 sono state dichiarate, in seguito, ‘’guarigioni miracolose’’ dalla chiesa cattolica; l’ultima, nel 2008, relativa ad una religiosa francese, suor Bernadette.
Per celebrare la data della prima apparizione dell’11 febbraio, Papa Giovanni Paolo ll, nel ’92, volle istituire la ‘’Giornata mondiale del malato’’ in quella data. Così sulla scia di tanta devozione e fede, il Santuario di Messina è stato costruito alla fine del 1800, per volontà del frate minore Bernardo da Messina, il quale conobbe personalmente Bernadette, e che, spinto da forte determinazione, nonchè voglia di venire incontro alla speranza di tanti ammalati, volle incentivare nella sua città, il culto e la devozione per la ‘’Signora di Lourdes’’, e dare, oltre a un motivo in più di speranza, un’occasione di preghiera e di raccoglimento a chi fosse impossibilitato a raggiungere la Francia.
Così arrivando negli anni ’60, in questi luoghi spirituali, spinti dal sempre maggior flusso dei pellegrini, Padre Edoardo Scelfo, si recò con un gruppo di ingegneri a Lourdes, per prendere le misure della grotta, e ne iniziò la ricostruzione fedele. Da allora i pellegrini sono in continuo aumento, e la confraternita è sempre più impegnata quotidianamente, in tante iniziative di supporto, accogliendo e confortando i malati, sostanzialmente offrendo la loro preghiera.
In merito, abbiamo chiesto di saperne di più a fra Giuseppe, della vicina cittadina San Fratello. Il mese di Febbraio, dedicato come ogni anno ai festeggiamenti della prima apparizione, vedrà tutta la comunità dei frati minori Francescani, impegnati in un fitto calendario di incontri (pubblicato sulla Pagina del Santuario, insieme a resoconti e aggiornamenti); tra gli altri, sono previsti incontri ecumenici con alcune comunità filippine e srilankesi, oltre a numerose testimonianze di momenti di condivisione e accoglienza ecumenica dei malati e dei fedeli, cosa questa, che fa sentire più vicina l’atmosfera mistica del luogo. Di conseguenza, i pellegrinaggi alla ‘’Piccola Lourdes’’ siciliana, anche se in condizioni disagiate dei malati, alimentano la speranza e la fede in chi la raggiunge, acquisendo, in quanto piccolo grande sacrificio, valenza di ‘’offerta’’ verso la ‘’Signora dalla cinta azzurra e dalla rosa gialla ai piedi’’.