Oggi primo sciopero del 2025: a essere interessati sono ferrovie e aeroporti, oltre ai mezzi del trasporto pubblico locale.
Roma – Oggi primo sciopero del 2025: a essere interessati sono i treni, i mezzi del trasporto pubblico locale e gli aeroporti, con conseguenti disagi per chi dovesse mettersi in viaggio. Nel settore ferroviario, a essere interessato dallo sciopero è il personale addetto alla manutenzione delle infrastrutture di Rfi. L’agitazione, proclamata dall’Assemblea nazionale lavoratori manutenzione infrastruttura Rfi e dai sindacati Cobas lavoro privato e coordinamento ferrovieri, avrà carattere nazionale e una durata di 24 ore.
Fs ha precisato che l’agitazione sindacale non riguarderà Trenitalia. L’astensione è iniziata ieri alle 21 e si concluderà stasera alla stessa ora. A incrociare le braccia anche il sindacato Faisa-Confail che ha proclamato uno sciopero del trasporto pubblico locale per la durata di 4 ore. Diverse le fasce orarie in base alle città. A Roma, l’agitazione avrà inizio alle 8.30 e andrà avanti fino alle 12.30. A Milano, il servizio delle linee Atm non è garantito tra 8:45 e le 12:45. A Napoli, invece, i mezzi Anm si fermeranno dalle 11 alle 15, mentre i mezzi Eav che si occupano del trasporto tra Napoli e la provincia si fermeranno dalle 19.32 alle 23.32.
La giornata di oggi sarà caratterizzata da disagi anche nel settore aereo. Su iniziativa del sindacato Ost Cub Trasporti i lavoratori di Airport Handling di Milano Linate e Milano Malpensa hanno previsto un’astensione di 24 ore, iniziata dalla mezzanotte di ieri e che andrà avanti fino alle 23:59 di oggi. A incrociare le braccia anche il personale Sea, il gestore degli scali milanesi di Linate e Malpensa. Restano sempre valide le fasce orarie di tutela, dalle 7 alle 10 e dalle 18 alle 21, nelle quali i voli devono essere comunque effettuati.
Il 2024 tra scioperi, proteste e rivolta sociale è stato contrassegnato da uno scontro aspro tra governo e sindacati. Ben 51 scioperi al mese, e quelli in programma solo a gennaio ammontano già a 45. La giornata nera per eccellenza da segnare in calendario è proprio quella di oggi 10 gennaio. Il percorso a ostacoli su rotaia continua il 21 gennaio con lo sciopero delle ferrovie Appulo Lucane dalle ore 15.40 alle ore 19.39 e di Ferrovie del Sud-est (Bari, Taranto e Lecce) dalle ore 15.40 alle ore 19.39; e 25 e 26 gennaio con lo sciopero plurisettoriale nazionale di 24 ore dei lavoratori delle aziende che svolgono attività ferroviaria, dalle ore 21.00 del 25/01 alle ore 20.59.
Ma anche il Tpl locale avrà le sue giornate no: a Vercelli e Biella il 21 gennaio (dalle ore 08.30 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 a fine servizio); il 26 gennaio a Genova scioperano i lavoratori di Amt (servizio extraurbano dalle ore 10.30 alle ore 14.30 per il personale viaggiante e dalle ore 10.30 alle ore 14.00 per il personale addetti alle biglietterie); il 31 gennaio scioperano i lavoratori del gruppo Atm di Milano, Monza e della Brianza. Insomma, il 2025 continua sulla scia della tensione del 2024. Gli scioperi, nell’anno che ci lasciamo alle spalle, hanno interessato tutti i settori, dalla sanità alla scuola alla giustizia. Protagonisti delle proteste, insieme con i lavoratori del Tpl, le tute blu con la vicenda Stellantis ancora in corso: ultimi, in ordine di tempo, lo sciopero di 8 ore del 18 ottobre dei lavoratori di Stellantis e di tutto il settore automotive con manifestazione a Roma, e lo sciopero nazionale di 8 ore del 25 ottobre dei lavoratori della componentistica non meccanica legata alla filiera industriale dell’automotive.
E ancora, contro una legge di Bilancio “deludente” il 20 novembre hanno scioperato medici e infermieri. Il 31 ottobre hanno scioperato per 24 ore i lavoratori della scuola, dell’università, degli enti di ricerca, delle accademie, dei conservatori e delle scuole non statali per rivendicare “un contratto giusto e un lavoro stabile”.