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Da Salis a Vannacci gli eletti: Meloni la più votata e Renzi-Bonino sono out

Entrano a Bruxelles anche Mimmo Lucano, Cecilia Strada, Lucia Annunziata e Pasquale Tridico. C’è pure il sindaco di Bari Antonio Decaro.

Roma – Tra i nuovi membri italiani del nuovo Parlamento europeo svettano i nomi che negli ultimi mesi sono stati al centro di non poche polemiche. Roberto Vannacci, candidato di punta della Lega – che ha incrementato notevolmente il portafoglio voti del Carroccio sorpassato da Forza Italia e Ilaria Salis (Alleanza Verdi-Sinistra), l’attivista detenuta in Ungheria. Se la candidatura spot di Vannacci ha portato voti alla malconcia Lega, che da oggi diventa terzo partito della maggioranza, la stessa considerazione va fatta anche per Salis. La sua elezione al parlamento europeo è stata annunciata da Nicola Fratoianni direttamente dal comitato Avs dove si festeggia il buon risultato ottenuto (quasi il 7%).

In caso di elezione, Salis andrebbe scarcerata e il processo a suo carico sarebbe sospeso. Salis lascerebbe così il carcere ‘grazie’ al ‘Protocollo 7’ sui ‘Privilegi e le immunità dell’Unione Europea’ che prevede all’articolo 9 che i membri dell’Europarlamento “beneficiano, sul territorio nazionale, delle immunità riconosciute ai membri del Parlamento del loro Stato” e “non possono, sul territorio di ogni altro Stato membro, essere detenuti né essere oggetto di procedimenti giudiziari”. Il padre Roberto Salis ha subito detto che “è il momento di capire come le istituzioni italiane si adopereranno per fare rispettare la volontà dei cittadini italiani come si deve”. Tra gli eletti svettano anche Stefano Bonaccini, Antonio Decaro e Cecilia Strada (tutti del Pd), Pasquale Tridico (Movimento 5 Stelle). Sono questi i primi candidati eletti al parlamento europeo.

Antonio Decaro

Se le proiezioni cristallizzano l’affermazione di Fratelli d’Italia della premier Giorgia Meloni primo partito con oltre il 28% delle preferenze, la crescita del Pd al 24%, il tonfo dei 5 Stelle (poco più del 10%), il sorpasso di Forza Italia sulla Lega e l’annullamento reciproco di Azione e Stati Uniti d’Europa (Italia Viva e Più Europa), che non superano la soglia di sbarramento, i primi candidati eletti confermano la scelta di Matteo Salvini di puntare tutto sul generale Roberto Vannacci che conquista da solo almeno il 10% dei voti racimolati dal Carroccio. Al momento le preferenze raccolte sono circa 134mila.

Analizzando i dati circoscrizione per circoscrizione, FdI si impone come prima forza nel Nordovest, Nordest, Centro e Isole. Il Pd riesce a primeggiare solo al Sud. La Lega si piazza terza nel Nordovest e Nordest, mentre Forza Italia è seconda nelle Isole. Il M5S si attesta come terza forza nelle circoscrizioni del Sud e del Centro. A livello regionale spiccano alcuni risultati: FI prima in Sicilia e Calabria, il Pd prevale in Emilia Romagna, Toscana, Campania, Puglia e Basilicata. La Lega è seconda solo in Molise, mentre il M5S è secondo in Campania. L’Alleanza Verdi-Sinistra vola in doppia cifra in Trentino-Alto Adige e Valle d’Aosta.

Per quanto riguarda le preferenze, dopo Giorgia Meloni in FdI, nel Pd svetta Elly Schlein nelle circoscrizioni Centro e Isole davanti all’ex sindaco di Firenze Dario Nardella, Matteo Ricci e Nicola Zingaretti. Al Sud il sindaco di Bari, Antonio Decaro è in testa. Nel Nord Ovest guida Cecilia Strada, figlia di Gino Strada storico fondatore di Emergency. Nel Nord Est Stefano Bonaccini. Nella Lega il generale Roberto Vannacci vince la sfida delle preferenze. In FI Antonio Tajani è primo in quattro circoscrizioni, mentre Caterina Chinnici non è in testa nelle Isole. Nel M5S Carolina Morace guida al Centro, Pasquale Tridico al Sud. In AVS Ilaria Salis fa il pieno. Bene anche Mimmo Lucano al Sud e Nord Est.

Mimmo Lucano

Matteo Renzi è il più votato nelle preferenze di Stati Uniti d’Europa nelle quattro circoscrizioni dove si è presentato. La lista “Stati Uniti d’Europa”, non avendo superato lo sbarramento del 4%, non avrà comunque seggi all’Europarlamento. Eletti, tra gli altri, Lucia Annunziata (con almeno 52mila preferenze), Alessandro Zan e Giorgio Gori (Pd). Eletti anche Elena Donazzan (FdI), Mimmo Lucano e Ignazio Marino (AVS) e Letizia Moratti (Forza Italia). Impressionante invece il dato in Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, anche lei candidata bandiera, che racimola ben mezzo milione di preferenze (almeno 530mila). Seguono, tra i più votati, a distanza decisamente siderale, Nicola Procaccini (almeno 14,700 preferenze), Carlo Fidanza (7,900 preferenze) e Vittorio Sgarbi (almeno 5200 preferenze). Ma mancano ancora i voti di alcuni candidati di riferimento delle varie circoscrizioni.

Per il Movimento 5 Stelle, grande delusione di queste elezioni con poco più del 10% di preferenze ottenuto, fa festa Pasquale Tridico, ex presidente Inps. Stati Uniti d’Europa ed Azione sono sotto la soglia di sbarramento del 4%. I più votati sono Matteo Renzi (almeno 41,400 preferenze) ed Emma Bonino (12,300 preferenze). In Forza Italia il più votato è il leader Antonio Tajani con almeno 92mila preferenze. Secondo la V proiezione del Consorzio Opinio Italia per Rai sulle elezioni europee, FdI si attesta tra i 23 e i 25 seggi, PD tra 20 e 22 seggi, M5s tra 8 e 10 seggi, Fi tra 7-9 seggi, Lega tra 6-8 seggi, Avs tra 5 e 7 seggi, Svp (Partito Popolare Sudtirolese) tra 0 e 2 seggi.

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