Il cedimento ha ucciso la giovane sommelier Mara Severin, 31 anni. La Procura vuole verificare i lavori di manutenzione svolti a gennaio: nominato un perito, disposta l’autopsia.
Latina – La Procura di Latina, con il pm Giuseppe Miliano, ha aperto un’indagine per omicidio colposo e lesioni gravi dopo il crollo del soffitto verificatosi lunedì al ristorante stellato “Essenza” di Terracina, che ha travolto e ucciso Mara Severin, sommelier di 31 anni. Il locale è stato posto sotto sequestro. Al centro dell’inchiesta i recenti lavori di ristrutturazione e manutenzione effettuati a gennaio. Sarà nominato un perito tecnico per accertare le cause del cedimento. Le testimonianze parlano tutte di forti rumori poco prima del crollo, un segnale che potrebbe rivelarsi cruciale.
Secondo quanto raccontato da Simone Nardoni, chef e titolare del ristorante nonché cugino della vittima, pochi minuti prima del cedimento erano stati avvertiti strani rumori: «Mia moglie mi ha chiamato dicendo che si sentiva qualcosa di anomalo. Non ha fatto in tempo a finire la frase che è crollato tutto», ha riferito a Repubblica.
L’eroismo di Mara e la disperazione del titolare
Mara, invece di mettersi subito in salvo, ha pensato ai clienti: li ha aiutati a fuggire, rimanendo intrappolata. Era ancora viva quando lo chef ha iniziato a scavare tra le macerie: «Non me ne sarei andato senza di lei». I soccorritori sono riusciti a estrarla, ma la speranza si è spenta dopo oltre un’ora e mezza di tentativi in ospedale.
Mara Severin era entrata nel mondo del vino quasi per caso, lavorando con il cugino chef. Gestiva una cantina con 900 etichette, amava profondamente il suo lavoro. «Era la sua vita», ha detto Nardoni, con la voce rotta dal dolore. La Procura ha disposto l’autopsia.