Il dramma nel Napoletano: salvi il fratellino di 2 anni e il padre (grave in ospedale). I gruppi di soccorso hanno scavato tra le macerie a mani nude.
Saviano (Napoli) – A Saviano, in provincia di Napoli, una palazzina di due piani in via Tappia è crollata ieri mattina a seguito di una esplosione di gas. Sotto le macerie è rimasta un’intera famiglia di sei persone che abitava nell’edificio posto nell’immediata periferia del centro storico, la contrada Masseria Carlona: al piano rialzato Antonio Zotto, 40 anni e sua moglie Vincenza Spadafora, 41, con i figli Gennaro di 2, Autilia Pia di 4 e Giuseppe di 6. Al primo piano la mamma di lui, Autilia, ottantenne.
La bambina di quattro anni e il fratello di sei sono morti, così come la mamma. Il papà e il fratellino di due anni sono stati estratti vivi. La nonna è stata l’ultima ad essere recuperata senza vita dalle macerie, scavate a mani nude dai gruppi di soccorso.
Il bambino di due anni è stato trasportato all’ospedale Santobono di Napoli e non presenta danni neurologici, non è in prognosi riservata ed ha riportato la frattura di un femore. Il papà, invece, è in gravi condizioni, al Cardarelli.
Secondo le prime informazioni, sembrerebbe che la deflagrazione sia avvenuta al secondo piano, nell’appartamento dove viveva la nonna. Durante tutta la giornata di ieri a coadiuvare le operazioni di soccorso sono intervenute anche le squadre Usar (Urban search and rescue) dei vigili del fuoco, specializzate in attività di soccorso tra le macerie in seguito a crolli dovuti a eventi sismici, esplosioni, dissesti statici e idrogeologici.
“Non è tempo di evocare eventuali responsabilità”, ha dichiarato a caldo il prefetto di Napoli, Michele Di Bari, ” è il momento di stringerci attorno a questa famiglia, esprimere vicinanza e solidarietà”. Saranno gli accertamenti disposti dalla procura di Nola (sul posto è arrivato il capo dell’ufficio Marco Del Gaudio) a stabilire esattamente cosa è avvenuto: ma l’ipotesi in assoluto più accreditata è che ci sia stata una fuga di gas. E poi l’esplosione.
Quella che si è presentata ai primo soccorritori giunti sul posto ieri mattina poco dopo le sette è stata una scena apocalittica, poi restituita dalle immagini colte dai droni: la palazzina era completamente collassata, ridotta ad un ammasso di macerie fumanti, sotto le quali era rimasta sepolta un’intera famiglia. La deflagrazione ha devastato la zona, provocando danni anche ad alcune abitazioni adiacenti: per due famiglie è stato disposto lo sgombero perché i vetri e gli infissi sono andati in frantumi.
Ieri mattina il primo a giungere sul posto è stato un brigadiere dei carabinieri della stazione di Saviano, poi rimasto a dar manforte ai Vigili del fuoco impegnati a scavare, subito assistiti da decine di volontari che hanno continuato a prodigarsi, anche a mani nude, per tutta la giornata.