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Corsa contro il tempo per salvare l’orso Sonny: “La Provincia di Trento lo vuole morto”

Pogrom delle istituzioni del Trentino contro i plantigradi: ora a rischiare la vita è M90. Mobilitazione nazionale degli animalisti il 10 febbraio e 3 marzo.

Trentino – Anche l’orso M90 ha un nome: Sonny, nome scelto per lui dal Fronte Animalista. Sonny è l’ennesimo orso finito nel mirino del Trentino, un orso che sta per pagare con la vita la sua fiducia negli esseri umani. È un orso confidente e quindi problematico, come viene definito da chi ora vuole ucciderlo. Sonny non è andato in letargo e va in giro in cerca di cibo semplicemente perché ha fame, come tutti gli animali. Questo è bastato per far scattare la condanna a morte, con accuse mosse da due fidanzati che hanno dichiarato di essere stati inseguiti da un orso. 

L’associazione Meta Parma protesta contro l’uccisione dell’orso M90 lamentando dubbi e incertezze su come il Trentino sta gestendo la questione orsi.

“Siamo davanti a una vera e propria strage di orsi, animali protetti che non possono essere uccisi come se nulla fosse e senza dare prove e certezze agli italiani. Chi sono i due fidanzati senza nome che sono stati inseguiti da un orso? I loro nomi al momento rimangono nell’anonimato, ma sarebbe giusto che ci mettessero la faccia davanti a tutti gli italiani e che fossero proprio loro a raccontarci come sono andate le cose. Il racconto del Trentino è che due fidanzati escursionisti sono stati inseguiti dall’orso, sono scappati di corsa e mentre fuggivano hanno telefonato agli amici che erano in moto nei dintorni e che sono arrivati subito spaventando l’orso con il rumore delle loro moto.

Quando sono arrivati gli amici della coppia, hanno visto l’orso che li inseguiva? Una storia molto strana e un inseguimento altrettanto strano, magari l’orso era semplicemente per i fatti suoi e appena lo hanno visto si sono spaventati e hanno creduto di essere inseguiti. Se un orso ti insegue ed è davvero pericoloso come chi vuole ucciderlo vorrebbe farci credere, difficilmente si riesce a scappare a piedi e a telefonare anche gli amici per farli arrivare in aiuto con tutta calma. Probabilmente Sonny non stava inseguendo nessuno!”

L’associazione esprime dubbi anche sulla morte degli altri orsi finiti nel mirino del Trentino:“Dopo la cattura dell’orsa Jj4 (Gaia) e dopo tutte le proteste contro la sua uccisione, stranamente tutti gli altri orsi che erano stati condannati a cattura e uccisione sono stati trovati tutti morti. L’orso M62 (Amir), l’orsa F36 (Fiona), l’orso Mj5 (Johnny), tutti condannati a morte per essere stati etichettati come orsi confidenti e con l’accusa di aver inseguito qualcuno. L’orsa F36 addirittura è stata condannata a morte per un finto attacco, per aver inseguito e poi lasciato andare due cacciatori soltanto per allontanarli dal suo cucciolo, senza far loro alcun male.

Almeno questo è ciò che sappiamo dal racconto della Provincia, in quanto i due cacciatori sono rimasti nell’anonimato. Mamma orsa F36 è stata ritrovata morta, e come lei anche tutti gli altri orsi che il Trentino voleva catturare. Troppe casualità, qualcosa non torna, cosa è successo a questi orsi? Chi li ha uccisi? Ora la Provincia di Trento dichiara apertamente di voler uccidere l’orso M90 in fretta, senza aspettare per valutarne l’eventuale abbattimento dopo la cattura. Questa volta non faranno prigionieri, sembra proprio una dichiarazione di guerra e lo è. Il Trentino ha dichiarato guerra agli orsi, coadiuvato da una politica pro-caccia che parimenti ha dichiarato guerra a tutti gli animali selvatici. Le proteste in difesa degli orsi continuano, ora più che mai.”

Previste due manifestazioni nazionali per salvare gli orsi: la prima sarà il 10 febbraio alle ore 14 in Piazza Dante a Trento (organizzata da Assemblea Antispecista) ; la seconda sarà il 3 marzo alle ore 13 direttamente in Val di Sole, Malè, in Piazza Dante (organizzata da Fronte Animalista e altre associazioni). 

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