Agguato mafioso a Corato: nuovi arresti e perquisizioni. Due clan in lotta per il controllo della piazza di spaccio

Sotto la lente della DDA il tentato omicidio avvenuto lo scorso marzo nel cuore della movida. Eseguiti provvedimenti cautelari e perquisizioni a Corato, Trani e San Gimignano.

Bari – Si infittisce l’inchiesta sull’agguato avvenuto il 6 marzo scorso in piazza a Corato, durante l’orario di maggiore affluenza nella movida cittadina, quando un ragazzo e una ragazza furono raggiunti da colpi d’arma da fuoco. La giovane, del tutto estranea a contesti criminali, fu colpita accidentalmente.

L’operazione, condotta dalla Polizia di Stato su mandato della Direzione Distrettuale Antimafia e della Procura della Repubblica di Trani, ha portato all’esecuzione, questa mattina, di ulteriori perquisizioni a Corato e nelle carceri di Trani e San Gimignano. Le indagini, coordinate inizialmente dalla Procura tranese e poi passate alla DDA per la rilevanza del contesto mafioso emerso, avevano già condotto lo scorso 25 maggio all’arresto di due soggetti, oggi ritenuti affiliati a un gruppo criminale strutturato e vicino al clan Capriati di Bari.

Gli investigatori ritengono che l’agguato si inserisca in un’escalation di violenza legata al controllo della piazza di spaccio nel nord barese. Ai soggetti coinvolti viene contestato il reato di tentato omicidio aggravato dal metodo mafioso.

Il capo del gruppo rivale, attualmente detenuto, risulta anch’egli indagato per concorso nei medesimi reati. Secondo la ricostruzione investigativa, il raid sarebbe stato premeditato come atto dimostrativo nella guerra per l’egemonia tra clan emergenti.

Le attività, svolte dalla Squadra Mobile della Questura di Bari e dagli agenti del Commissariato di P.S. di Corato, rappresentano un tassello fondamentale nell’azione di contrasto alle dinamiche mafiose che condizionano la sicurezza del territorio. Gli accertamenti sono ancora nella fase delle indagini preliminari e saranno sottoposti a verifica nel corso del procedimento giudiziario.

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