Controlli transfrontalieri, l’impegno della Gdf di Como contro gli “spalloni” 2.0

Droga “imboscata” e banconote nascoste negli slip o nelle buste della spesa: il bilancio di un anno di controlli sulla frontiera tra Italia e Svizzera smascherando metodi di contrabbando “creativi”.

Como – Indumenti, scatole di biscotti per bambini e buste della spesa sono solo alcuni dei metodi utilizzati dai viaggiatori per eludere i controlli in materia di circolazione transfrontaliera di valuta; oltre 500 le violazioni accertate nel 2023 dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli e dai militari della Guardia di Finanza del Gruppo Ponte Chiasso presso i valichi di confine con la limitrofa Confederazione Elvetica.

In un caso l’infallibile fiuto del cash dog in forza al Gruppo Ponte Chiasso ha permesso di smascherare un viaggiatore che portava, sotto la biancheria intima, oltre 100.000 euro in contanti; all’atto del controllo, nonostante l’elevato quantitativo di banconote trasportate il fermato appariva per nulla turbato e addirittura incredulo di quanto rinvenuto.

Questa è soltanto l’ultima di una serie di operazioni, che hanno permesso, nel corso dell’anno appena trascorso, di intercettare, complessivamente, circa 15.000.000 di euro, sequestrandone oltre 1.500.000 in violazione dell’obbligo di dichiarare somme di denaro contante pari o superiori ai 10.000 euro.

Le modalità di occultamento più bizzarre e fantasiose non hanno riguardato solo la valuta ma anche le sostanze stupefacenti.

Tra i tanti viaggiatori che quotidianamente transitano a bordo dei treni diretti in Svizzera, nel corso di un normale controllo a bordo di un convoglio in sosta alla stazione di Chiasso, veniva notato un soggetto di etnia cinese che trasportava diverse scatole di cartone contenenti abbigliamento di vario genere, pronte per essere spedite a mezzo posta. L’apparente distacco mostrato dal soggetto fermato insospettiva gli operanti e li induceva ad approfondire il controllo sui bagagli, consentendo di rinvenire, all’interno delle normali intercapedini presenti nelle confezioni, oltre 5 chili di sostanze stupefacenti.

Ma sono le autovetture a prestarsi, più di altri mezzi di trasporto, all’occultamento di tali sostanze: nel corso di un normale controllo al Valico di Brogeda non passava inosservata una donna che, con fare pacato e modi educati, rispondeva puntualmente alle domande poste dagli operanti.

All’interno dell’abitacolo dell’autovettura da questa condotta veniva tuttavia notata un’impercettibile anomalia strutturale che insospettiva i funzionari e i militari “cacciavitisti” del Gruppo Ponte Chiasso, i quali approfondivano il controllo rinvenendo un vano artatamente ricavato sotto la scocca, in cui risultavano riposte alcune buste contenenti circa 55 kg di ecstasy.

Un’ulteriore modalità di trasporto è offerta dai comuni autobus di linea, ove i corrieri di droga si confondono in mezzo ad altri passeggeri: negli ultimi mesi del 2023 è stato individuato un viaggiatore che ha insospettito gli operanti per aver dichiarato un soggiorno estero per un numero di giorni incompatibile con il piccolo bagaglio al seguito. L’atteggiamento nervoso del soggetto induceva gli agenti ad approfondire i controlli, che permettevano di rinvenire, in corpore, 74 ovuli con ben 800 grammi di cocaina.

A testimonianza di un fenomeno degno sempre della massima attenzione l’attività di contrasto al traffico di sostanze stupefacenti, nel corso del 2023, ha permesso di arrestare complessivamente 9 soggetti, denunciarne a piede libero 21 e segnalare ai competenti Uffici Territoriali di Governo 130 assuntori di droghe di vario genere.

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