Louis Dassilva

Conto alla rovescia per il processo a Dassilva

La difesa del senegalese confida nella perizia tecnica sulle registrazioni audio: “Non era lì la sera del delitto”.

Rimini – Mancano ormai una manciata di giorni prima dell’appuntamento giudiziario che darà il via al dibattimento contro Louis Dassilva, imputato per l’assassinio di Pierina Paganelli, l’anziana di 78 anni trucidata a colpi di lama nell’autorimessa del suo stabile in via del Ciclamino la sera del 3 ottobre 2023.

Il prossimo 15 settembre l’imputato si presenterà dinanzi alla Corte d’Assise riminese, dopo che il magistrato per le udienze preliminari Raffaele Deflorio ha stabilito il proseguimento del procedimento, riconoscendo le circostanze aggravanti della pianificazione anticipata, della efferatezza, dei moventi ignobili e dello sfruttamento delle condizioni di vulnerabilità dell’anziana.

Pierina Paganelli

“Louis attraversa questi giorni con serenità – dichiara al Resto del Carlino il legale Riario Fabbri, che lo rappresenta assieme al collega Andrea Guidi – Sta affrontando l’attesa del dibattimento con calma poiché ripone grande fiducia negli elementi sonori. Ha costantemente ribadito la sua assenza da quel luogo durante quella serata e per la nostra strategia difensiva questo rappresenta un punto cruciale. Non sta conducendo alcun digiuno di protesta, si dedica alla preghiera ed è coinvolto in iniziative solidali all’interno dell’istituto penitenziario. La nostra posizione rimane inequivocabile: siamo certi della sua estraneità ai fatti”.

Dassilva, detenuto dal luglio 2024 come unico sospettato per l’omicidio, secondo l’ufficio del pubblico ministero avrebbe agito spinto da sentimenti passionali verso la cognata della deceduta, Manuela Bianchi, con cui intratteneva una liaison clandestina. Una teoria che i suoi difensori contestano fermamente.

Manuela Bianchi

Il percorso giudiziario si preannuncia articolato, anche considerando l’importanza della perizia tecnica ordinata sulla registrazione audio captata da un dispositivo di sorveglianza condominiale. La traccia sonora conterrebbe rumori collegabili all’istante dell’aggressione contro la pensionata e, secondo l’accusa, anche dialoghi tra individui. Per i rappresentanti legali della difesa, invece, si tratterebbe esclusivamente di rumori confusi, non attribuibili a comunicazioni verbali.

L’esame peritale, affidato agli esperti dal giudice investigativo Vinicio Cantarini, si focalizzerà su tre intervalli temporali: il pomeriggio del 3 ottobre, quando circa alle 17.30 Loris Bianchi si recò per due volte negli spazi sotterranei di via del Ciclamino, anche accompagnato dal genitore Duilio, e principalmente nell’arco di tempo compreso tra le 21.45 e le 23.15 del 3 ottobre, fase in cui si verificò il crimine, e dalle 7.50 alle 8.30della mattina seguente, quando fu rinvenuto il cadavere.

“Crediamo che da questa verifica tecnica possano scaturire prove a nostro sostegno – prosegue Fabbri -. Dassilva afferma con determinazione che quella sera non era presente nell’autorimessa di via del Ciclamino quindi risulta improbabile se non impossibile che possa essere stata catturata la sua voce. Esiste una perizia dell’accusa che sostiene di percepire conversazioni in quelle registrazioni. Noi disponiamo di una consulenza che afferma il contrario, ovvero che non si percepiscono suoni riconducibili a comunicazioni umane. Combinando i nostri risultati scientifici alle dichiarazioni di Louis, riteniamo esistano elementi vantaggiosi per la nostra strategia difensiva”.

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