Operazione della Guardia di Finanza e Procura di Napoli: i beni sono stati sequestrati per legami con clan camorristici e riciclaggio di proventi illeciti.
Napoli – Militari dei Comandi Provinciali della Guardia di Finanza di Napoli e Bologna hanno dato esecuzione ad un provvedimento di confisca emesso dalla Sezione per l’Applicazione delle Misure di
Prevenzione del Tribunale di Napoli, avente ad oggetto un patrimonio mobiliare e immobiliare del
valore di circa 38 milioni di euro.
Il provvedimento scaturisce da indagini di polizia giudiziaria e da accertamenti di natura economico
patrimoniale, diretti e coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, nei
confronti di un imprenditore di Melito di Napoli (NA) operante nel settore edilizio.
Il predetto imprenditore è stato ritenuto socialmente pericoloso per aver riciclato i proventi di truffe
assicurative poste in essere da un soggetto contiguo a vari clan camorristici e per aver a lungo
intrattenuto rapporti d’affari con esponenti del clan Di Lauro, poi clan degli scissionisti, operante
prevalentemente nella zona settentrionale di Napoli e provincia, oltre che per aver sottratto
all’imposizione fiscale ingenti proventi derivanti da compravendite immobiliari.
Le indagini economico-patrimoniali eseguite sull’imprenditore melitese e sui componenti del suo
nucleo familiare hanno acclarato l’esistenza di redditi dichiarati del tutto irrilevanti e decisamente
incongruenti rispetto agli investimenti finanziari, patrimoniali e societari eseguiti nel periodo 2000-2021.
Su queste basi, in applicazione del “Codice Antimafia”, confermando il sequestro di prevenzione già
adottato in sede cautelare, il Tribunale di Napoli – Sezione per l’Applicazione delle Misure di
Prevenzione ha disposto la confisca di 102 immobili siti a Melito di Napoli, nonché di due rapporti
finanziari, un’autovettura, un compendio aziendale e le quote di una società riconducibili,
direttamente o indirettamente, al proposto.