La parlamentare di FdI contro l’ex premier: “Usa un frasario gravemente irrispettoso nei confronti di chi ha perso un loro caro, medici e infermieri”.
Roma – “Esponenti no vax, pseudo-scienziati, guru e stregoni senza pubblicazioni scientifiche: è gravemente irrispettoso il frasario usato da Conte per definire alcuni auditi in commissione Covid, cioè persone che hanno perso un loro caro, medici, infermieri, operatori sanitari e forze dell’ordine che sono stati in prima linea per affrontare il virus. Conte si accanisce contro costoro soltanto perché le loro testimonianze smentiscono quanto lui vorrebbe farci credere sulla gestione della pandemia”. In una nota la deputata Alice Buonguerrieri, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione bicamerale d’inchiesta sul Covid attacca l’ex premier Giuseppe Conte.
A queste persone, prosegue Buonguerrieri, “va tutta la solidarietà di Fratelli d’Italia. A Conte, invece, va l’invito a chiedere scusa per aver guidato l’Italia con un’impreparazione sanitaria foriera di disastri, nonché con metodi draconiani, degni di un regime autoritario”. Proprio ieri l’anniversario del lockdown. Era il 9 marzo 2020 quando l’allora presidente del consiglio, Giuseppe Conte, si presentò in diretta televisiva per annunciare la prima chiusura dell’Italia intera. Il repentino aumento dei contagi da Covid costrinse il governo a correre ai ripari, ordinando il lockdown, l’inasprimento di quella che era stata la breve sperimentazione della zona rossa in Lombardia. Da allora sono passati cinque anni, quasi 27 milioni di casi totali e 198 mila morti.
In commissione bicamerale d’inchiesta sul Covid, da mesi è in atto una guerra con l’opposizione che inizialmente ha dissertato le sedute, con tanto di accusa della maggioranza di “ostruzionismo“. Buonguerrieri la settimana scorsa ha inviato un terzo sollecito alla Procura di Roma di documenti utili al lavoro della commissione, che “deve ottenere tutto ciò che è necessario per svolgere compiutamente la funzione costituzionale che le compete. Stiamo parlando di fascicoli importanti”. “Da fonti stampa – spiega la parlamentare – si apprende dell’esistenza di procedimenti pendenti dinanzi alla Procura della Capitale su temi che interessano la commissione parlamentare di inchiesta sul Covid. Tuttavia non sembra esserci traccia di questi procedimenti tra i documenti che la Procura ha trasmesso alla commissione stessa”.
Secondo “quanto si legge – prosegue – i fascicoli contengono atti tra i quali intercettazioni telefoniche che potrebbero rappresentare elementi di indagine rilevanti, che invitiamo pertanto a mantenere integri e disponibili e a non distruggerli, sperando non lo siano stati nelle more delle richieste della commissione”. Dalla Commissione parlamentare Covid “stanno emergendo cose scandalose, e la più scandalosa è che i grandi media non stiano dando risalto a quanto sta emergendo”, aveva detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Attuazione del programma, Giovanbattista Fazzolari. “Sull’acquisto delle famose mascherine stanno emergendo delle cose gravissime” anche “di rilievo penale. In sostanza, delle grandi e affermate aziende, con fatturati plurimilionari, che potevano gestire una situazione di questo genere sono state escluse dalla possibilità di importare mascherine”.
La Procura di Roma “ha riconosciuto un danno a una di queste società e ha condannato la Presidenza del Consiglio a pagare 203 milioni di euro di danni. Nel frattempo, invece, venivano fatte importare miliardi di euro di mascherine a società create il giorno prima da soggetti che non avevano mai fatto impresa, trasportando mascherine con certificazioni false”, aveva concluso l’esponente di Fratelli d’Italia.
In una nota Alfonso Colucci, deputato del Movimento 5 Stelle e membro della Commissione d’inchiesta sul Covid replica: “Non possiamo sorprenderci più di tanto per la scomposta reazione di Fratelli d’Italia alle parole del presidente Conte in merito alla Commissione d’inchiesta sul Covid, che non hanno fatto altro che certificare la realtà. L’approccio della Commissione è stato fin dall’inizio antiscientifico, volto a dare voce a chi accusava medici e infermieri o a chi proponeva fantasiose teorie del complotto, pur di trasformare l’inchiesta in un tribunale politico. Un’allergia alla scienza e una paura della verità che questa destra ha
dimostrato anche nell’impianto d’indagine della Commissione, che – come giustamente denunciato dal presidente Conte – perde l’occasione che tutti noi avevamo per fare tesoro della lezione della pandemia ed evitare che il nostro Paese si possa trovare di nuovo in quella drammatica condizione in futuro”.