Colpo alle ‘ndrine: sequestrati beni per 1,7 milioni a soggetti legati alla ’ndrangheta

L’operazione della Finanza ha riguardato 54 soggetti già condannati o destinatari di misure antimafia. Sequestrati immobili, auto e conti correnti.

Reggio Calabria – Oltre 1,7 milioni di euro in beni sequestrati e 54 persone segnalate all’Autorità Giudiziaria: è questo il bilancio di una complessa indagine patrimoniale condotta dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, sotto la direzione della Procura della Repubblica guidata dal Procuratore facente funzioni Giuseppe Lombardo.

I destinatari del provvedimento sono soggetti condannati in via definitiva per reati di criminalità organizzata o già colpiti da misure di prevenzione antimafia, molti dei quali riconducibili a note ’ndrine del territorio reggino, appartenenti ai tre mandamenti (centro, jonico e tirrenico).

Variazioni patrimoniali non dichiarate

Secondo quanto accertato dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, i soggetti coinvolti non avrebbero rispettato l’obbligo di comunicare variazioni patrimoniali, come previsto dalla legge Rognoni-La Torre e confermato dal Codice Antimafia. Si tratta di un obbligo fondamentale che consente alle autorità di monitorare per dieci anni le ricchezze di persone condannate o socialmente pericolose, per verificare la persistenza di attività illecite.

L’indagine è nata da attività di controllo economico del territorio, durante le quali è stato osservato che alcuni individui riconducibili a contesti mafiosi conducevano stili di vita incompatibili con i redditi dichiarati, tra cui l’utilizzo di auto di lusso e l’acquisto di immobili.

I beni sequestrati e i clan coinvolti

A seguito delle indagini, la Guardia di Finanza ha eseguito il sequestro preventivo dei seguenti beni: 8 fabbricati, 20 terreni, 7 autovetture, 4 rapporti finanziari, 1 polizza assicurativa, quote societarie. Il tutto per un valore complessivo di oltre 1.700.000 euro.

Le persone coinvolte sarebbero legate alle principali cosche della ’ndrangheta reggina, tra cui:

  • Mandamento centro: Latella, Ficara, Condello-De Stefano-Tegano, Libri, Serraino
  • Mandamento jonico: Commisso, Iamonte, Pelle, Strangio, Morabito
  • Mandamento tirrenico: Piromalli, Bellocco, Pesce, Alvaro

Contrasto alla criminalità economica

L’operazione odierna rappresenta un ulteriore tassello nel contrasto alla criminalità organizzata sul fronte economico-finanziario. La Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria e la Guardia di Finanza ribadiscono il proprio impegno nel tracciare e colpire i patrimoni illecitamente accumulati dai sodalizi mafiosi, con l’obiettivo di ripristinare la legalità e ridurre il potere economico delle organizzazioni criminali.

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