Colpito dalla bici ai Murazzi, Mauro Glorioso si laurea in Medicina

Il grave episodio risale a gennaio 2023. Per l’accaduto è stata condannata in primo grado una ragazza di 20 anni.

Torino – Mauro Glorioso, giovane palermitano rimasto tetraplegico due anni fa dopo essere stato colpito da una bicicletta lanciata dai Murazzi, ha conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia con una tesi sperimentale dedicata alla valutazione della funzione biventricolare nei pazienti con infarto miocardico acuto.

È una grande emozione, è stato un cammino lungo. È bello arrivare al proprio obiettivo, nonostante tutto. Ho imparato che bisogna affrontare un problema alla volta: il primo era laurearmi, e per fortuna si è risolto. Ora mi piace l’idea di avere tempo per decidere del mio futuro. Ho qualche progetto in mente, ma chissà… La scienza è bella proprio perché ti permette di esplorare, di scegliere”. Queste le parole del giovane dopo la proclamazione, così come riporta il Corriere.

Sull’incidente ha poi aggiunto: “Ci è voluto tempo, ma penso di aver acquisito una nuova forza. Mi sono abbastanza distaccato dai colpevoli dell’incidente: credo che la giustizia debba fare il suo corso. Io preferisco concentrarmi su altro, su me stesso e sul mio percorso”.

Un giorno di rinascita per Mauro Glorioso. La tesi, dal titolo “Valutazione della funzione biventricolare tramite CCT in pazienti con recente STEMI”, è stata giudicata meritevole di pubblicazione, confermando il valore scientifico e umano del suo percorso.

Il giovane neo laureato, oggi 26enne, era al primo semestre del quinto anno del corso di studi quando la sera tra il 20 e il 21 gennaio 2023, era in compagnia di alcuni amici sul lungo fiume in attesa di entrare in un locale. Poco dopo un gruppo di ragazzi lasciò cadere una bicicletta elettrica dal parapetto dei Murazzi del Po colpendolo e causandogli una lesione spinale permanente. Dopo lunghi mesi di ricovero e riabilitazione, Mauro ha trovato la forza di riprendere in mano la sua vita e il suo sogno di diventare medico. Per il grave episodio è stata condannata in primo grado una ragazza di 20 anni.

Grazie alla collaborazione tra l’Università di Torino e quella di Palermo, nel 2024 gli è stata concessa la possibilità di completare i tirocini e seguire le lezioni nella sua città natale. “È stato un lavoro di squadra che ha trasformato una sfida in un esempio”, ha commentato il professor Umberto Ricardi, presidente della commissione di laurea.

La tesi di Mauro, dal titolo “Valutazione della funzione biventricolare tramite CCT in pazienti con recente STEMI”, è stata giudicata meritevole di pubblicazione, confermando il valore scientifico e umano del suo percorso.