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Colazione all’italiana, quanto sei amara: caffè, burro e cioccolato sempre più cari

Con aumenti fino al 49% dovuti ai prezzi altissimi delle materie prime, andare al bar sarà sempre più un lusso. L’espresso ormai verso i 2 euro.

La colazione all’italiana, simbolo di convivialità e tradizione, diventa sempre più costosa. Lo rivelano i dati di un’indagine condotta da Assoutenti in collaborazione con il Centro di formazione e ricerca sui consumi (C.r.c.), che evidenziano aumenti significativi sui prodotti chiave: burro, caffè e cioccolato.

Il burro: il più caro tra i prodotti essenziali
Il burro, indispensabile per dolci e preparazioni quotidiane, ha registrato un incremento del 48,8% dal 2021, raggiungendo un costo medio di 13,35 euro al chilogrammo nel 2024. La causa principale è la diminuzione della produzione di latte, determinata da condizioni climatiche sfavorevoli e una riduzione dei pascoli.
A Torino, il prezzo è il più alto d’Italia, con 15,85 euro al chilo, mentre Firenze offre un costo più accessibile di 10,07 euro al chilo.

Caffè: verso l’espresso a 2 euro
Il prezzo del caffè al bar, simbolo dell’ospitalità italiana, ha subito rincari significativi, con un costo medio di 1,21 euro a tazzina, pari a un aumento del 18,1% rispetto al 2021.
Il caffè tostato ha raggiunto una media di 12,66 euro al chilo, con un incremento del 42,8% rispetto agli 8,86 euro di tre anni fa. Le città più costose sono Trieste (14,34 euro al chilo) e Bolzano per il consumo al banco (1,38 euro a tazzina), mentre Catanzaro si conferma la più economica, con un espresso a 1 euro. La crisi climatica ha avuto un impatto devastante sulle coltivazioni di caffè in paesi come Brasile e Colombia, causando un crollo delle produzioni e un’impennata dei prezzi sui mercati internazionali. Risultato: la tazzina si avvia ormai quasi inesorabilmente verso l’aumento a 2 euro.

Cioccolato: un lusso dolce-amaro
Anche il cioccolato, irrinunciabile peccato di gola, ha risentito della crisi climatica e delle malattie delle piante nei principali paesi produttori. Una tavoletta da 100 grammi, che nel 2021 costava 1,26 euro, oggi arriva a 1,60 euro, segnando un rincaro del 27%. Palermo guida la classifica delle città più costose (2,08 euro a confezione), mentre i prezzi più bassi si trovano ad Aosta (1,41 euro) e Trento (1,42 euro).

Una colazione sempre meno dolce
Nel complesso, i rincari stanno trasformando il rito della colazione in un vero e proprio investimento. Solo per il caffè al bar, gli italiani spendono complessivamente 7,26 miliardi di euro all’anno, con una media di sei miliardi di tazzine consumate. E mentre i prezzi continuano a salire, la tradizione italiana della colazione si trova a fare i conti con le conseguenze del cambiamento climatico e delle dinamiche di mercato globale. E rischia di diventare davvero… amara.

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