Codice della strada, Codacons: “Senza controlli si rischia stangata per pochi”

Dopo l’entrata in vigore della nuova normativa, lo scorso 14 dicembre, in tutta Italia sono state registrate le prime multe.

Roma – “L’inasprimento delle sanzioni previsto dal nuovo Codice della strada rischia di trasformarsi in una stangata per pochi, se non sarà accompagnato da un reale incremento dei controlli lungo le strade”. E’ il parere del Codacons. “Il giro di vite contro l’uso dei cellulari alla guida, la guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di stupefacenti e i provvedimenti in tema di monopattini rappresentano nell’insieme misure positive ma che rischiano di non produrre gli effetti sperati sul fronte della sicurezza stradale – ha spiegato il presidente Carlo Rienzi –. Questo perché qualsiasi nuova regola o inasprimento delle sanzioni verso i trasgressori resta lettera morta se sulle strade i controlli scarseggiano”.

“Basti pensare – prosegue – che secondo gli ultimi dati Istat nel primo semestre del 2024, rispetto allo stesso periodo del 2023, si registra in Italia un aumento del +0,9% del numero di incidenti stradali con lesioni a persone e dei feriti (+0,5%), mentre le vittime sulle strade salgono addirittura del +4%, con punte del +7,9% proprio sulle strade urbane, quelle che necessiterebbero di maggiore vigilanza”.

polizia multa codice della strada

Da gennaio a oggi, ha aggiunto il Codacons, “gli incassi ottenuti dagli enti locali grazie alle sanzioni per violazioni stradali a carico delle famiglie ammontano complessivamente a circa 1,6 miliardi di euro ma il governo dimentica di varare l’Osservatorio sulle multe stradali (in capo al Mit) introdotto dal decreto legge P.a. bis del 2023 e che sarebbe dovuto entrare in funzione entro novembre 2023, con il compito di realizzare una relazione annuale”. Il nuovo Codice della strada è entrato ufficialmente in sabato 14 dicembre, e in tutta Italia sono state registrate le prime multe legate alle nuove norme, che prevedono – tra l’altro – sanzioni rafforzate per chi guida ubriaco o parla al telefonino e verbali per chi conduce il monopattino senza casco.

Critiche sono arrivate anche riguardo alle norme sui monopattini. “In tema di monopattini elettrici vige l’incertezza più assoluta”, hanno detto i consumatori di Consumerismo No Profit, gli operatori dello sharing riuniti in Assosharing, i produttori e distributori quali Platum e Attiva, i rivenditori, che hanno dato vita all’Alleanza per la mobilità sostenibile attraverso la quale chiedono un intervento urgente del governo per sanare alcune gravi criticità del nuovo Codice.  Con le norme introdotte dal nuovo Codice della Strada “sul fronte dei monopattini attualmente assistiamo al caos più totale”, sostengono.

Il botta e risposta Vasco Rossi-Salvini

E ancora, il botta e risposta tra il cantante Vasco Rossi e il vicepremier Matteo Salvini sul nuovo codice della strada e sull’uso della cannabis. L’artista con un reel su Instagram in maniera polemica e sarcastica è intervenuto contro il ministro dei Trasporti e leader della Lega che ha fortemente voluto il nuovo codice. “Il ministro Matteo Salvini ha fatto in modo per il vostro bene che, se avete fumato una canna anche una settimana prima, e venite fermati potete essere arrestati immediatamente e vi viene ritirata la patente per tre anni”, ha commentato il rocker. Immediata la replica di Salvini che ha risposto al cantante: “Vorrei” che Vasco Rossi “non si confrontasse con me, ma con i parenti di qualcuno che è morto coinvolto in un incidente stradale che ha visto come protagonista qualcuno che guidava sotto effetto di stupefacenti“. 

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