Valeria Di Lorenzo, 43 anni, è morta dopo essere stata investita mentre attraversava sulle strisce. L’uomo era agli arresti domiciliari e ha tentato la fuga.
Pescara – Tragedia a Pescara, dove una donna di 43 anni, Valeria Di Lorenzo, ha perso la vita dopo essere stata travolta mentre percorreva un attraversamento ciclopedonale in sella alla sua bici elettrica. Per l’incidente è finito in carcere un uomo di 37 anni, accusato di omicidio stradale aggravato.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l’automobilista al volante di una Mercedes Classe A avrebbe investito la vittima mentre questa stava attraversando regolarmente sulle strisce. Le circostanze aggravanti emerse dalle indagini sono molteplici e gravissime: l’uomo risultava alla guida in stato di ebbrezza alcolica, sprovvisto di patente di guida e, per di più, si trovava agli arresti domiciliari, vincolo che avrebbe dovuto impedirgli di uscire di casa.
La dinamica dell’investimento appare particolarmente drammatica. Secondo le prime ipotesi degli inquirenti, la Mercedes potrebbe aver effettuato un sorpasso ad alta velocità proprio mentre altri veicoli si erano fermati per consentire alla ciclista di attraversare. L’impatto è stato devastante: la donna è stata sbalzata violentemente contro il parabrezza dell’auto, sfondandolo, mentre la bicicletta è stata proiettata a metri di distanza dal punto dell’urto, completamente distrutta.
Dopo aver provocato l’incidente mortale, il conducente ha tentato di allontanarsi dal luogo dello schianto, ma è stato individuato e fermato poco dopo dagli agenti della polizia locale, che hanno avviato immediatamente tutti i rilievi del caso. Le forze dell’ordine stanno ora esaminando le riprese delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona per ricostruire con precisione la dinamica e confermare le prime ricostruzioni.
Oltre al test alcolemico, già effettuato e risultato positivo, il 37enne è stato sottoposto anche agli accertamenti tossicologici per verificare l’eventuale presenza di sostanze stupefacenti nel sangue. I risultati di questi esami sono attesi nei prossimi giorni e potrebbero fornire ulteriori elementi per comprendere le condizioni del conducente al momento dell’incidente.
Le indagini sono coordinate dalla procuratrice Fabiana Rapino, che ha aperto un fascicolo per omicidio stradale con le aggravanti già emerse: guida in stato di ebbrezza, mancanza di patente, violazione degli arresti domiciliari e tentativo di fuga.