HOME | LA REDAZIONE

Ciao Ciao Ferragni! E’ nonna Licia, 94 anni, la star italiana sui social

Inserita dalla Bbc tra le cento donne più influenti del pianeta, posa come modella, dispensa consigli ai giovani e si batte contro ogni discriminazione.

VITERBO – Ha quasi 94 anni ed è l’influencer più longeva del mondo con 251mila follower. La Bbc britannica la classifica fra le 100 donne più influenti del pianeta. Eppure “nonna” Licia Fertz, triestina di nascita ed esule istriana che vive a Viterbo sin dalla sua giovinezza, è rimasta una donna semplice che non dà importanza alla notorietà. Licia è diventata “influencer”, letteralmente “Personaggio di successo, popolare nei social network e in generale molto seguìto dai media, che è in grado di influire sui comportamenti e sulle scelte di un determinato pubblico”, dopo la morte del marito Aldo Spiller, originario di Gradisca. Licia e Aldo avevano fatto da mamma e da papà al loro nipote Emanuele Usai, social media manager, dopo la morte della loro unica figlia, drammaticamente deceduta in un tragico incidente stradale.

Licia Fertz

Da vedova la donna era caduta in depressione ma grazie proprio al nipote Emanuele, Licia riesce a superare il distacco dal marito grazie a Instagram, social network al quale il nipote l’aveva iscritta con l’account di “Buongiorno Nonna”. Ed è un successo insperato: la sua spontaneità e i suoi messaggi sulla ricchezza e la serenità della vecchiaia cominciano a macinare follower e piovono migliaia di like. E con la fama Nonna Licia supera anche il dolore della perdita e diventa una vera e propria star del web: “Non prendermi in giro”. Quando suo nipote Emanuele le ha comunicato la notizia, Licia ha reagito così, con il vezzo leggero e sottile che può permettersi una signora della sua età. Licia Fertz, l’anno scorso, è stata inserita dalla Bbc tra le 100 donne più influenti al mondo:

”Non so se sono influente, non m’importa – dice Licia – lo sono diventata alcuni anni fa dopo la morte di mio marito. Quando lui se n’è andato mi sono sentita inutile. Emanuele, mio nipote, mi ha salvata. Si è presentato con la macchina fotografica e ha ripreso il mio corpo. Ha postato gli scatti su Instagram ed altri social. Un brand di gioielli mi ha proposto di essere ripresa in deshabillé. Ho accettato…”.

Licia con il nipote Emanuele

Nonna Licia ha avuto una vita avventurosa e non priva di pericoli e sofferenze:

” La mia famiglia istriana fu espropriata di tutto – racconta Fertz – Ricordo quando un soldato titino mi puntò la baionetta sul petto…Ho abbandonato la mia città. Ci siamo trasferirti a Viterbo, dove vivo. A quei tempi la donna doveva seguire il marito. Il sacerdote mi diede un libretto rosso. La donna, c’era scritto, ha il dovere della sottomissione…Si sta decisamente meglio ora. Le donne hanno fatto passi da gigante. Anche se mi fa orrore leggere ancora di donne uccise da mariti o fidanzati. Cosa bisogna fare? Un Papa donna…”.

La simpaticissima quanto arzilla vecchietta ha un trascorso da infermiera coraggiosa e puntuale:

” Sono in pensione dal 1984 – aggiunge Licia – e alla mia veneranda età non rinuncio alle mie vecchie abitudini. Mi prendo cura del figlio di Emanuele, leggo libri e una volta a settimana vado a mangiare l’hamburger al McDonald’s… Sui social parlo con i giovani che fanno fatica ad emergere. Dico loro di avere pazienza e che piano piano il mondo cambierà. Ma si sentono abbandonati. I genitori ripetono “va tutto bene”, ma in realtà non li seguono… Sono credente ma sostengo la battaglia della comunità Lgbt e a Viterbo ho inaugurato il Gay-Pride. La discriminazione è il vero peccato. Ed è per questo che non ho avuto pudore nel mostrare il mio corpo. Il corpo cambia ma non c’è nulla di male a mostrarlo…”.

Altro che Ferragni…

La donna  dispensa consigli e racconta le sue esperienze sino a diventare una sorta di punto di riferimento in un web che sempre più spesso vende falsità e falsi miti, quando non peggio:

” Il primo anno sui social è stato come un gioco – conclude il nipote Emanuele – poi è arrivata la proposta di fare la modella per una gioielleria. Aveva 89 anni e io pensavo che fosse troppo vecchia per viaggiare. Ma mi sbagliavo. Ora lei viaggia e prende l’aereo. Normalmente si pensa che una persona smette di viaggiare perché è vecchia. In realtà è il contrario: invecchia perché smette di viaggiare”.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa