C’era una volta Gisella la santona. Ora restano solo le indagini

Niente più adunate e preghiere pubbliche, il fenomeno della presunta veggente di Trevignano si è sgonfiato. Ma la denuncia per truffa aggravata rimane in piedi.

TREVIGNANO ROMANO (Roma) – Finiti i raduni pubblici di via Campo delle Rose la presunta veggente di Trevignano, Gisella Cardia alias Maria Giuseppa Scarpulla da Patti, in provincia di Messina, si sarebbe trasferita in una stanza da dove invia messaggi ai suoi pochi fedelissimi tramite il sito www.lareginadelrosario.org Dunque niente più adunate, sempre meno oceaniche, niente più comparsate nelle reti pubbliche e private, men che meno preghiere o rosari presso la propria abitazione. In buona sostanza il fenomeno delle apparizioni e dei messaggi mariani sembra essersi esaurito, com’era prevedibile.

Non più adunanze ma preghiere da casa

Di tanto in tanto gli “acerrimi” nemici della santona siciliana come Paola Felli, ex portavoce della veggente, e il suo più stretto collaboratore di un tempo, Luigi Avella, fanno la loro apparizione in tv ricordando i motivi dei loro “attriti” con Gisella ed il marito Gianni Cardia, quasi esclusivamente d’ordine economico. Ciò che invece rimarrebbe in piedi è la denuncia per truffa aggravata per la quale le indagini vanno avanti da parte della Procura di Civitavecchia che ha anche nominato un genetista di chiara fama, il dottor Emiliano Giardina dell’ateneo di Roma-Tor Vergata, che ha il compito di accertare l’origine del sangue che sarebbe colato dagli occhi di tre statuine della Madonna nel possesso della ex imprenditrice di maioliche.

Poi c’è la vicenda del terreno, fronte lago, che andrà chiarita ma che al momento è stato acquisito nel patrimonio immobiliare del Comune lacuale dopo i sequestri operati mesi addietro a seguito dei provvedimenti del Tar e Consiglio di Stato. Sequestri che, forse, potevano essere eseguiti prima evitando cosi l’eccessivo clamore per un fenomeno, come dice il Vaticano tramite il vescovo di Civita Castellana, monsignor Marco Salvi, del tutto campato in aria. Sul sito ufficiale dell’associazione Onlus presieduta da Gianni Cardia è rimato un comunicato a firma degli avvocati che difendono la coppia:

Le stimmate di Gisella: vero o false anche quelle?

” A seguito di informazioni ricevute non corrette, all’evidente scopo non soltanto di screditare la signora Cardia ma soprattutto indurre o invitare persone terze a prendere posizioni contrarie alla persona di Gisella, intendiamo chiarire una volta per tutte che le analisi del sangue illegittimamente effettuate nel 2016, per modalità non consentite dalla legge, sono processualmente inutilizzabili e per ciò nulle. La difesa dei coniugi Cardia, nella persona della sottoscritta avvocato Solange Marchignoli e del collega avvocato Giuseppe Marazzita, ha provveduto a depositare richiesta di incidente probatorio con una serie nutrita di quesiti al fine di chiarire, finalmente con una risposta scientifica e dunque non contestabile, ogni dubbio sulla liceità della lacrimazione delle statue e del quadro raffigurante il Cristo. Ad oggi, nessuna analisi è stata ancora effettuata. Tanto si doveva, per Vostra opportuna conoscenza. Avvocati Solange Marchignoli e Giuseppe Marazzita”.

Il messaggio via web del 3 novembre scorso

In buona sostanza bisognerà vedere se i coniugi Cardia sono responsabili o meno di aver sottratto soldi a chi li ha denunciati, Avella in testa, e se è vero o no quanto affermato dalla veggente in merito alle presunte lacrimazioni di liquido ematico. Dunque l’ultima parola spetta all’aula di giustizia che, quasi certamente, porrà fine alla tragicomica vicenda in cui si è parlato di tutto e del contrario di tutto: dalle supposte guarigioni alle apparizioni della Beata Vergine, dai suoi messaggi ai fedeli per interposta persona ai miracoli della moltiplicazione di pizze e gnocchi al sugo. Insomma una farsa che, solo in minima parte, riempie ancora certi talk-show. Poi ci sono le stimmate, di quelle che vanno e vengono, e che Gisella Cardia dice di avere ma sulle quali non si hanno verifiche scientifiche ufficiali.

Nel marzo scorso, durante il periodo di Quaresima, Gisella si presentava con i guanti alle mani e seduta su una sedia a rotelle: “Non riesco a camminare per via della Pasqua, diciamo così”, aveva detto la santona davanti ad una quarantina di fedeli riferendosi alle ferite di sangue comparse su mani e piedi: “Le mostro solo a persone competenti. Io non posso andare in giro con le mani nude a far vedere quello che ho perché sono cose che vengono da Dio e bisogna averne rispetto”. Se ne riparlerà a conclusione delle indagini.

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