Una storia che ha dell’incredibile e che rasenta la follia. Vere e proprie cavie che si prestavano a multiple dosi di vaccino anti-Covid per procurare ad altri la certificazione “Green Pass”.
Catania – Tossicodipendenti che per pochi euro o qualche dose di droga, muniti di documenti falsi, venivano convinti a farsi vaccinare più volte, per procurare a soggetti “no vax” la certificazione “green pass”. Per una delle “cavie”, è stata accertata la somministrazione di 3 dosi di vaccino in meno di un mese, a grave rischio per la propria salute.
È quanto emerso dall’operazione ‘9×21‘, dei carabinieri del Comando provinciale di Catania che hanno eseguito una ordinanza emessa dal gip del tribunale etneo, nei confronti di 17 indagati, di cui 9 destinatari di misura cautelare. L’accusa è di “rapina aggravata“, “sequestro di persona”, “fabbricazione, porto e compravendita di armi clandestine”, “falso materiale”, “cessione di stupefacenti” e “ricettazione”.
Dall’indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, è emerso come gli indagati, oltre ad aver commesso 3 cruente rapine a mano armata in esercizi commerciali di San Giovanni La Punta, fabbricassero anche armi clandestine perfettamente funzionanti, che venivano vendute a criminali del luogo per 1.000 € circa ciascuna.