Catania senza sindaco. Per la seconda volta

Salvo Pogliese era riuscito a rientrare a Palazzo degli Elefanti intentando causa davanti al Tribunale civile ma stavolta la Corte Costituzionale ha ribaltato il verdetto esautorando il sindaco dalle sue funzioni che verranno assunte dal suo vice. Grande tristezza per la città di Catania che non riesce a trovare quella serena stabilità, anche politica, a cui avrebbe diritto.

Catania – Già nel pomeriggio di ieri la voce era circolata ma in molti speravano non fosse vera. Invece ne ha dato conferma lo stesso Salvo Pogliese tramite il suo profilo Facebook, come ormai fanno tutti:

Palazzo degli Elefanti, sede del Comune di Catania

“… In maniera del tutto inaspettata mi ritrovo a commentare l’ennesimo atto che riporta indietro le lancette della mia esperienza da sindaco – scrive sul social l’ex primo cittadino etneo – oggi pomeriggio (ieri ndr) ho ricevuto dal Prefetto una nota, in assenza di una ordinanza da parte del Tribunale, che mi comunica la sospensione dalla carica di Sindaco; il tutto con una interpretazione della normativa, a giudizio di illustri giuristi errata, in contrasto con la stessa ultima sentenza della Corte Costituzionale nei miei confronti, che ha sancito la “natura giuridica cautelare e non sanzionatoria della sospensione...

La stessa legge Severino sarà sottoposta a referendum in primavera e ci sono numerosi disegni di legge per modificarla, dopo l’analoga vicenda che ha coinvolto per ultimo il sindaco del Pd di Reggio Calabria. Ho lasciato un comodo seggio a Bruxelles e l’immunità parlamentare che mi avrebbe tutelato dall’applicazione della Severino, per servire la mia Città.  Astenendomi per sensibilità istituzionale dallo svolgimento delle funzioni di Sindaco, aspetterò i chiarimenti del caso prima di fare tutte le opportune valutazioni e assumere scelte consequenziali…“.

L’avvocato Salvo Pogliese

Pogliese era stato condannato nel luglio del 2020 a 4 anni e 3 mesi di reclusione nel processo su rimborsi “pazzi” all’Ars come vicepresidente del gruppo del Pdl. Successivamente era stato sospeso dalla Prefettura ma l’allora sindaco si era opposto al provvedimento intentando causa davanti al Tribunale civile.

Poi la Corte Costituzionale ha fatto si che intervenisse la nuova decisione e il capoluogo etneo si ritrova per la seconda volta senza il primo cittadino. E per di più con accuse che non onorano di certo la città di Catania. La vicenda giudiziaria, ovviamente, non si è ancora conclusa ma rimane l’amarezza di vedere una città praticamente allo sbando.

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