Caso Yara, consegnato alla difesa di Bossetti l’intero archivio del Dna

Dopo anni di richieste, gli avvocati del muratore di Mapello ottengono tutto il materiale genetico raccolto durante le indagini.

Bergamo – I legali di Massimo Bossetti hanno ricevuto le copie integrali delle analisi genetiche svolte durante l’inchiesta sull’omicidio di Yara Gambirasio. Un hard disk consegnato ai legali contiene l’intera serie di dati prodotti dal Ris di Parma: elettroferogrammi, tracciati del Dna, immagini e documenti tecnici, ovvero il materiale che portò all’individuazione del profilo “Ignoto 1”, successivamente associato a Bossetti e ritenuto decisivo nei processi.

Nel supporto informatico sono raccolti migliaia di campioni prelevati nel corso delle indagini, un archivio vastissimo che gli avvocati intendono esaminare con consulenti indipendenti. Data la quantità e la complessità dei file, il lavoro richiederà diversi mesi. La difesa sostiene che una revisione completa possa chiarire la correttezza delle procedure adottate e la solidità dei risultati ottenuti dai laboratori forensi.

Quel profilo anonimo, rinvenuto sugli indumenti della ragazza, era emerso dopo un’enorme campagna di raccolta del Dna avviata nella Bergamasca in seguito alla scomparsa di Yara, avvenuta il 26 novembre 2010, e al ritrovamento del corpo tre mesi più tardi. Attraverso un percorso investigativo genealogico lungo e complesso, gli inquirenti arrivarono a collegare “Ignoto 1” a Bossetti, arrestato poi nel 2014.

La consegna del materiale, attesa da anni dagli avvocati, potrebbe rappresentare un nuovo capitolo per la difesa, che non esclude ulteriori richieste alla magistratura una volta completate le analisi. La condanna di Bossetti all’ergastolo, confermata in tutti i gradi di giudizio fino al 2018, si è basata in larga parte proprio sull’esito degli esami genetici, più volte contestati dai suoi legali.