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Caso Toti, secondo “no” del gip alla revoca dei domiciliari per Spinelli

Per la giudice Paola Faggioni persiste il “rischio di reiterazione del reato e di inquinamento delle prove”.

Genova – La giudice per le indagini preliminari Paola Faggioni ha respinto la richiesta di attenuazione della misura cautelare per Aldo Spinelli, l’imprenditore portuale ai domiciliari dal 7 maggio per corruzione. Spinelli aveva chiesto, tramite i suoi avvocati, la sostituzione della restrizione con una interdittiva. Anche i pm Federico Manotti e Luca Monteverde avevano dato parere contrario.
    Per la giudice ci sarebbe ancora un “attuale pericolo di reiterazione del reato e di inquinamento delle prove”. Dalle analisi dei telefoni, infatti, sono emersi ancora recenti incontri e accordi su dazioni di danaro con il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti (anche lui ai domiciliari). Il riferimento è all’incontro che i due hanno avuto, tra il 23 e il 24 marzo, al Principato di Monaco. Al rientro da quell’incontro, Toti parla con la sua segretaria Marcella Mirafiori della volontà di Spinelli di aderire alla cena di raccolta fondi, corrispondendo l’importo per la partecipazione di 10 persone (pari, quindi, a 4.500 euro, tenuto conto che l’importo minimo a persona era pari a 450 euro).
    “Particolarmente significativo – scrive il giudice – è il fatto che, nel corso della predetta conversazione, Toti – evidentemente sulla base di preventivi accordi sempre con lo Spinelli – faceva riferimento a una somma che avrebbe ricevuto dall’imprenditore, ulteriore rispetto a quella “ufficiale” della partecipazione alla cena elettorale”.

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