Nel documento si citano le dichiarazioni dei ministri della Difesa Guido Crosetto e della Protezione civile Nello Musumeci.
Genova – I magistrati genovesi che si occupano dell’inchiesta che ha portato agli arresti domiciliari il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, stanno subendo “un clima di delegittimazione”. Un clima generato dalle dichiarazioni di rappresentanti di alte cariche istituzionali che pongono “in discussione l’imparzialità della decisione e l’indipendenza dei magistrati che si stanno occupando della delicata vicenda”. Lo sostengono i consiglieri del Csm di Area Dg, insieme con quelli della corrente centrista di Unicost, più l’indipendente Roberto Fontana e Domenica Miele (Md), che per questo attacco hanno chiesto l’apertura di una pratica a tutela per la giudice Paola Faggioni, i pubblici ministeri Federico Manotti e Luca Monteverde, l’aggiunto Vittorio Ranieri Miniati e il procuratore capo Nicola Piacente.
Nel documento si citano le dichiarazioni dei ministri della Difesa Guido Crosetto e della Protezione civile Nello Musumeci. Come quella pronunciata da Crosetto il 12 maggio: “Provo sempre più disprezzo nei confronti di persone che dicono di voler servire lo Stato e invece spesso servono solo i loro micro interessi personali”. O da Musumeci il 10 maggio: “Poi c’è una minoranza (di magistrati, ndr), che si è formata nelle università, nelle organizzazioni giovanile di estrema sinistra, che è rimasta comunista. Si alimentano alla fonte del rancore, del pregiudizio nei confronti di chi di sinistra non è”.
Per i membri del Csm che hanno chiesto l’apertura della pratica il clima di delegittimazione è “reso ancora più ampio e pericoloso dalla pubblicazione e diffusione di alcuni articoli di stampa che alimentano tendenziosamente nell’opinione pubblica un’immagine distorta della giurisdizione, con discredito personale per i magistrati impegnati”. Non è la prima volta che i membri del Csm chiedono di aprire una pratica a tutela per i colleghi. A ottobre 13 consiglieri togati lo avevano fatto per la giudice di Catania Iolanda Apostolico, finita nella bufera per non aver convalidato il trattenimento nel Cpr di Pozzallo di tre migranti.
Intanto la procura di Genova non ha ancora dato il parere sulla richiesta presentata dal governatore Toti di poter incontrare esponenti politici della sua maggioranza e leader dei partiti che lo appoggiano mentre ieri, nell’interrogatorio davanti al pm, l’ex sindacalista Venanzio Maurici ha risposto alle domande respingendo tutte le accuse.