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Caserta – Sconto del 90% sui canoni demaniali, ma invece dell’area protetta spunta un resort

Caserta – Maxi-sequestro da 6 milioni di euro operato dai finanzieri nei confronti della società Marina di Castello, responsabile secondo l’inchiesta di aver ottenuto in concessione 30 ettari per creare un’area protetta, poi mai nata, a Castel Volturno. Inoltre, al Comune non sarebbero arrivati nemmeno i canoni dovuti. La misura cautelare trae origine da complesse attività di indagine svolte dai finanzieri di Mondragone su delega e coordinamento della Procura contabile partenopea.

I militari hanno passato al vaglio la posizione della società Marina di Castello, la quale – su indicazione di un accordo di programma stipulato nell’anno 2003 con il Comune di Castel Volturno (CE) – ed in ragione di successivo ed apposito titolo – era divenuta concessionaria, dietro il pagamento di un canone riconosciuto in misura agevolata secondo il modello di un’area demaniale marittima di circa 30 ettari dove realizzare un ampliamento di un campo da golf e creare un’oasi protetta da destinare all’attività di “bird watching”, entrambi da porre anche a beneficio della comunità locale.

Le verifiche dei finanzieri hanno invece appurato che la società non ha mai versato regolarmente le somme dovute al Comune a titolo di canone, né le addizionali spettanti alla Regione Campania, oltre ad aver utilizzato l’area concessa per finalità private senza minimamente adempiere agli ulteriori obblighi assunti a fondamento del canone decurtato del 90 %. Da qui il sequestro di sei milioni di euro che corrisponde al danno procurato alla collettività.

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