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Caserta, arrestato a Casal di Principe un boss della mafia nigeriana: tra le specialità estorsioni e sequestri di persona

Scovato un nuovo gruppo criminale, denominato ”Eiye”, attivo anche nel narcotraffico e nello sfruttamento della prostituzione.

Caserta – I carabinieri di Casal di Principe hanno dato esecuzione ad un’ordinanza cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di un nigeriano: è accusato di sequestro di persona a scopo di estorsione aggravata dal metodo mafioso, lesioni personali aggravate, rapina e violenza privata. Il provvedimento cautelare si fonda sugli esiti dell’attività d’indagine, eseguita dai Carabinieri della Sezione Operativa di Casal di Principe sotto la direzione ed il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, nell’ottobre 2022.

Secondo quanto si apprende, in tale ambito è stato possibile monitorare l’operatività di un nuovo gruppo criminale denominato ‘‘Eiye’’, che farebbe capo all’odierno indagato e composto da altre persone in corso di identificazione. Armati di machete e asce, avrebbero sequestrato un loro connazionale con il fine di reperire delle somme di denaro da parte dei parenti della vittima, residenti in Nigeria.

Gli accertamenti hanno permesso di scoprire che la vittima, dopo essere stata prelevata nei pressi di un bar a Casapesenna, sia stata portata in un’abitazione di Casal di Principe dove per una notte intera sarebbe stata tenuta sotto sequestro, spogliata, malmenata e minacciata, e rilasciata solo a seguito del pagamento, mediante bonifico, di una somma di circa 1500 euro da parte dei familiari in Nigeria.

Nel corso dell’azione criminale l’indagato avrebbe dichiarato alla vittima di essere il capo del nuovo gruppo criminale, rientrante nella mafia nigeriana di Castel Volturno. Tale circostanza, nota alla parte offesa, avrebbe consentito al gruppo di intercedere con i familiari in Nigeria minacciando anche un eventuale intervento nel paese d’origine nel caso in cui il pagamento non fosse andato a buon fine.

L’operazione odierna si inserisce in un più ampio contesto di contrasto alla mafia nigeriana che ha dimostrato un’incredibile operatività nel territorio della provincia di Caserta. È infatti nota, per pregresse vicende giudiziarie, la presenza di gruppi strutturati, connaturati da riti di affiliazione e regolamenti interni, denominati ‘‘Black Axe’’ ‘‘Vikings – Supreme Vikings Confraternity’’ ‘‘Eiye – Supreme Eiye Confraternity’’ e ‘‘Maphite’’ dediti a numerose attività illecite anche talvolta in contrasto fra loro. Fra gli affari dei gruppi menzionati risultano il traffico di sostanze stupefacenti, lo sfruttamento della prostituzione e, come nel caso odierno, estorsioni e sequestri di persona ai danni di connazionali.

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