manifestazione CasaPound Bologna

CasaPound e Rete dei Patrioti: “Nessuno ci ha impedito di manifestare, pronti a replicare in altre città”.

I due gruppi di estrema destra ribadiscono di essere arrivati regolarmente in piazza a Bologna. Lepore: “Piantedosi dia spiegazioni”. Salvini replica: “Chiudere i centri sociali occupati dai comunisti”.

Bologna – La manifestazione bolognese di CasaPound e della Rete dei Patrioti continua a produrre polemiche. Con una nota diffusa oggi, le due organizzazioni di destra smentiscono alcune ricostruzioni giornalistiche, precisando che nessuno avrebbe impedito loro di arrivare in piazza XX Settembre. “Dopo un blocco delle forze dell’ordine, la piazza è stata raggiunta e gli interventi si sono svolti regolarmente come previsto,” affermano i promotori dell’evento.

Il Sindaco Lepore e le Critiche all’Ordine Pubblico
Il sindaco Matteo Lepore ha criticato la gestione dell’ordine pubblico da parte del Ministero degli Interni, descrivendo la situazione come una “provocazione.” Lepore ha contestato l’afflusso di sostenitori di CasaPound durante la campagna elettorale e ha chiesto chiarimenti sulla gestione delle tensioni in città. “Credo che il ministero dell’Interno su questo debba dare spiegazioni alla città di Bologna”, ha detto il primo cittadino bolognese.

Tensioni e Scontri
Gli organizzatori della manifestazione di destra puntano il dito contro la gestione della sicurezza, sostenendo che “spingere i gruppi antagonisti a poca distanza dai manifestanti ha aumentato il rischio di disordini.” Le due organizzazioni hanno anche espresso solidarietà a un passante che sarebbe stato aggredito, sottolineando come il corteo si sia svolto in modo ordinato, a differenza dei manifestanti antifascisti, definiti “provocatori.”

Continuità delle Manifestazioni
CasaPound e Rete dei Patrioti hanno concluso la nota con un messaggio di sfida, annunciando che non si faranno fermare e continueranno a organizzare manifestazioni simili in altre città italiane. “Non possiamo lasciare morire la nostra nazione sotto i colpi delle scelte ideologiche,” affermano, impegnandosi a portare le loro rivendicazioni in altre piazze italiane.

Salvini: “Chiudere i centri sociali occupati dai comunisti”.
Il vicepremier Matteo Salvini commenta così gli scontri di sabato, durante un incontro con i cittadini in vista delle elezioni regionali in Umbria: “Immagini vergognose e inaccettabili da Milano e Bologna, bisogna chiuderli questi centri sociali occupati dai comunisti e lo chiederò oggi stesso al ministro Piantedosi. Chiederò una ricognizione di tutti i centri sociali di sinistra occupati abusivamente perché sono covi di delinquenti”.

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