Casalinga morta sul divano: indagato il marito

Al ritorno dal lavoro avrebbe trovato la moglie in fin di vita nel salotto. Inutili i soccorsi. La Procura di Chieti indaga per omicidio volontario.

ORTONA (Chieti) – Impresario di pompe funebri torna a casa e trova la moglie morta sul divano. Inutile il tempestivo intervento del 118 i cui paramedici non hanno potuto fare altro che constatare il decesso della donna. Una sospetta ecchimosi sul collo è stata segnalata dai soccorritori ai carabinieri che, una volta sul luogo, hanno riferito i fatti alla Procura di Chieti che ha aperto un fascicolo per omicidio volontario a carico dell’imprenditore.

La tragica vicenda è ancora tutta da chiarire ma dalle poche indiscrezioni trapelate dal massimo riserbo degli inquirenti pare che Lorena Paolini, casalinga di 53 anni, mamma di due figlie adolescenti, sia stata ritrovata in fin di vita, sdraiata sul divano di casa, dal marito Andrea Cieri, 55 anni, socio con il fratello Giuseppe di una ditta di onoranze funebri, che avrebbe chiamato subito il soccorso pubblico. L’uomo, lo scorso 18 agosto, intorno alle 12.30, tornava dal lavoro nella sua casa di contrada Casone, nella zona industriale della cittadina abruzzese, quando avrebbe fatto la macabra scoperta. Sulle prime si era ritenuto che la donna fosse morta per un malore ma quando i paramedici tentavano più volte di rianimare la vittima si accorgevano di un evidente quanto marcato livido sul collo di Lorena del quale riferivano ai militari dell’Arma che si recavano tempestivamente sul luogo per le incombenze di rito.

I militari, coadiuvati dal Reparto investigazioni Scientifiche, effettuavano un primo sopralluogo nell’abitazione della famiglia e non avrebbero notato nulla di insolito. Non ci sarebbero stati segni di effrazione a porte e finestre, mobili e suppellettili sembravano in ordine e nulla che potesse fare ipotizzare un’intrusione da parte di estranei. Il giorno del tragico evento in casa con la donna si trovava la figlia più piccola che dormiva nella sua stanza e che non si sarebbe accorta di nulla. Probabilmente la donna si sarebbe seduta sul divano dopo aver stirato della biancheria e, subito dopo, sarebbe avvenuto l’evento delittuoso. Dopo una prima ricognizione cadaverica sembra che il solco ritrovato sul collo della donna non sia dovuto ad una corda, piuttosto ad un’azione manuale di strangolamento ma sarà l’autopsia, affidata al medico legale Cristian D’Ovidio, a chiarire le cause del decesso che, comunque, non sarebbero riconducibili a cause improvvise come un infarto.

La vittima con il marito

La vittima potrebbe essere stata aggredita alle spalle, ovvero da seduta, con una mossa fulminea che non le avrebbe dato scampo né la possibilità di difendersi atteso che nel salotto non sarebbero stati rilevati segni di colluttazione. Esclusa da subito l’ipotesi del suicidio anche perché la donna pare non ne avesse motivo e non soffriva di malattie invalidanti o disturbi psichici, almeno per quanto si è saputo da vicini e conoscenti. Per altro in casa non sono stati ritrovati biglietti di addio o altri manoscritti. Il sostituto procuratore Giuseppe Falasca, nella caserma dei carabinieri di Ortona, ha interrogato più volte diverse persone informate sui fatti fra cui i congiunti ed i parenti più stretti. Il magistrato inquirente ha poi confrontato le dichiarazioni di tutti a caldo e quelle riferite nelle comparizioni successive per rilevare eventuali incongruenze e contraddizioni molto utili nel proseguo dell’inchiesta.

Nel frattempo la Procura di Chieti ha disposto una consulenza informatica sul cellulare della donna, mirata a ricostruire le sue ultime ore di vita, le telefonate inoltrate e ricevute, le chat e gli sms presenti sui servizi di messaggeria. L’abitazione dove si è consumata la tragedia, al primo piano di una villetta trifamiliare, è stata posta sotto sequestro onde consentire agli investigatori successivi sopralluoghi. La morte di Lorena Paolini ha destato dolore e sconforto tra i tanti amici e conoscenti che dicono di lei un gran bene e che la ricordano come una donna serena e dedita alla famiglia: ”Non si può morire cosi giovane, cosi bella – scrive la sorella Silvana Paolini su Facebook – Una donna forte e determinata. Cuore mio. Come posso sopportare questo dolore cosi devastante? Come posso accettare la tua assenza?.. Con te muore una parte di me”. 

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