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Cadono nella fossa biologica, morti due giovani operai nel Veneziano. Un’altra vittima vicino a Mantova

Avevano 20 e 30 anni e stavano pulendo la cisterna quando sono precipitati all’interno. A Canneto sull’Oglio un 50enne muore risucciato da un’insilatrice. Dramma senza fine: da inizio anno i morti sono già 874.

Venezia – Ancora tragedie sul lavoro. Due giovani operai, di 20 e 30 anni, hanno perso la vita questa mattina mentre stavano effettuando interventi di pulizia in una cisterna per la raccolta di residui biologici. L’incidente è avvenuto in un’area industriale del comune veneziano di Santa Maria di Sala.

L’incidente nella fossa biologica

Secondo le primissime ricostruzioni, i due giovani lavoratori morti nel veneziano erano impegnati all’interno della fossa biologica quando, per cause ancora da chiarire, sono precipitati e non sono più riusciti a risalire. A nulla è servito l’intervento dei soccorsi: i vigili del fuoco, giunti tempestivamente sul posto, hanno recuperato i corpi ormai senza vita.

Sul luogo del dramma stanno operando le forze dell’ordine, insieme agli ispettori dello Spisal e agli inquirenti, per verificare se fossero state rispettate tutte le normative di sicurezza sul lavoro. Non è ancora chiaro se gli operai avessero con sé dispositivi di protezione o se stessero operando in un ambiente adeguatamente ventilato.

La vittima di Canneto sull’Oglio

L’altro incidente mortale si è verificato in un’azienda di Canneto sull’Oglio, nel Mantovano. Qui un operaio agricolo italiano di 50 anni è morto dopo essere finito dentro un’insilatrice, il macchinario che viene utilizzato per trasportare il trinciato nei silos.

L’allarme è scattato poco dopo l’inizio del turno. I colleghi, non vedendolo rientrare e preoccupati per la sua prolungata assenza nei pressi dell’attrezzatura, hanno iniziato a cercarlo. Dopo averlo inutilmente cercato nei dintorni, si sono avvicinati al macchinario dove hanno fatto la tragica scoperta.

Immediata la chiamata al 118: sul posto sono arrivate un’ambulanza e un’automedica, ma per l’uomo non c’era ormai più nulla da fare. Il personale sanitario ha potuto soltanto constatare il decesso. L’area dell’incidente è stata immediatamente isolata per permettere i rilievi tecnici e l’avvio delle indagini da parte delle forze dell’ordine e dei funzionari dell’Ats Valpadana, incaricati di accertare il rispetto delle misure di sicurezza.

Da inizio anno i lavoratori morti sono 874, 622 sui luoghi di lavoro

Intanto, i dati aggiornati riportano numeri drammatici: dall’inizio del 2025 sono morti 874 lavoratori, di cui 622 sui luoghi di lavoro, escludendo quindi gli incidenti in itinere. Secondo l’Inail, che non considera una larga fetta di lavoratori non assicurati o coperti da altri enti, al 30 maggio sono stati denunciati solo 389 incidenti mortali. Ogni sei ore e pochi minuti in Italia un lavoratore muore. Una statistica che si fa sempre più inaccettabile.

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