Cadavere trovato nell’Arno a Pisa: mistero sull’identità, indagini in corso

La scoperta è avvenuta quando un braccio tatuato è affiorato dalla superficie dell’acqua. I carabinieri stanno incrociando i dati con le denunce di persone scomparse.

Pisa – Nel pomeriggio un cadavere, probabilmente di un uomo, è stato rinvenuto nelle acque del fiume Arno, a pochi passi dal Ponte di Mezzo nel centro di Pisa, proprio durante i preparativi per il Gioco del Ponte, la tradizionale sfida tra le fazioni cittadine in programma per la serata. Il ritrovamento è avvenuto in prossimità dello scalo Roncioni, sotto la sede della prefettura pisana, suscitando sconcerto tra gli organizzatori e i presenti. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, i vigili del fuoco e il personale del 118 per il recupero del corpo, che non è ancora stato identificato. Le indagini sono in corso per chiarire le cause della morte e stabilire l’identità della vittima.

Il corpo è stato avvistato da alcuni addetti impegnati nei preparativi del Gioco del Ponte, una manifestazione storica che vede le squadre di Tramontana e Mezzogiorno contendersi la vittoria spingendo un carrello sul Ponte di Mezzo. La scoperta è avvenuta quando un braccio tatuato è affiorato dalla superficie dell’Arno, a ridosso dello scalo Roncioni, una zona centrale della città vicino al Lungarno Galilei. Il cadavere, descritto come di carnagione chiara, si trovava parzialmente sommerso e, secondo le prime osservazioni, potrebbe essere rimasto in acqua per alcuni giorni, come suggeriscono le condizioni del corpo.

I vigili del fuoco hanno avviato le operazioni di recupero, rese delicate dalla necessità di preservare la scena per le indagini. I sommozzatori sono stati allertati per estrarre il corpo senza comprometterne l’integrità, mentre i carabinieri del Comando Provinciale di Pisa, coadiuvati dalla polizia municipale, hanno isolato l’area per facilitare i rilievi. Il personale del 118 ha constatato il decesso, senza poter intervenire ulteriormente. La Procura di Pisa ha disposto il trasferimento del corpo a medicina legale per l’autopsia, che sarà cruciale per determinare le cause della morte e il tempo del decesso.

Al momento, l’identità della vittima rimane sconosciuta. La presenza di tatuaggi sul braccio rappresenta un elemento chiave per il riconoscimento, ma non è stata sufficiente per un’identificazione immediata. I carabinieri stanno incrociando i dati con le denunce di persone scomparse presentate di recente in Toscana e in altre regioni limitrofe, come parte di un protocollo standard per i casi di corpi non identificati. La Procura ha richiesto accertamenti forensi, inclusi esami del DNA e rilievi delle impronte digitali, per confrontarli con i database delle forze dell’ordine e con le segnalazioni di Black Notice dell’Interpol, che raccolgono informazioni su corpi non identificati a livello internazionale.

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