caccia selvaggia

Caccia, il WWF raccoglie 30mila firme contro il Ddl “Ammazza Natura”

L’appello a Governo e Lollobrigida: “L’Italia non è una Repubblica fondata sulla caccia, il Ddl è Una minaccia per la biodiversità e la sicurezza pubblica”.

Roma – In meno di una settimana oltre 30.000 adesioni alla petizione per fermare il DdL “Ammazza-Natura”. Il WWF Italia lancia un appello diretto al Governo Meloni e in particolare al ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, che in queste settimane sta lavorando a un disegno di legge (DdL) che potrebbe rappresentare un deciso arretramento nella tutela della fauna selvatica.

Secondo l’organizzazione ambientalista, la riforma sostenuta dal ministro comporterebbe una deregulation dell’attività venatoria, legalizzando pratiche che oggi sono considerate bracconaggio. “Una riforma che ci riporterebbe indietro di 30 anni”, denuncia il WWF, sottolineando che l’Italia non è una Repubblica fondata sulla caccia, ma su principi costituzionali ben diversi.

L’articolo 9 della Costituzione e la tutela della natura

Dal 2022, l’articolo 9 della Costituzione italiana prevede espressamente la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. Per il WWF, il nuovo disegno di legge violerebbe questo principio fondamentale, riducendo gli strumenti di controllo e favorendo, di fatto, il bracconaggio e il traffico illecito di fauna selvatica.

Un rischio per tutti: salute, sicurezza e portafoglio

Oltre alla tutela degli animali, la riforma solleva serie preoccupazioni anche per la sicurezza delle persone che vivono o frequentano zone rurali e naturali, e per la salute pubblica: l’uso esteso del piombo nelle munizioni comporterebbe infatti un aumento dell’inquinamento ambientale. Inoltre, il rischio concreto è quello di una nuova procedura di infrazione da parte dell’Unione Europea, con sanzioni economiche che ricadrebbero su tutti i cittadini.

“Impossibile immaginare l’Italia senza il verde”

Nel suo comunicato, il WWF si chiede provocatoriamente: “Come sarebbe la nostra bandiera senza il verde?” E ricorda che l’Italia è il Paese europeo più ricco di biodiversità, con circa 60.000 specie animali e 10.000 specie di piante vascolari. Una ricchezza documentata anche nel recente report WWF “Biodiversità fragile: maneggiare con cura”, che segnala lo stato critico degli ecosistemi italiani e le minacce sempre più gravi alla loro sopravvivenza.

Appello alla mobilitazione

“Amare il nostro Paese significa difendere la sua natura”, scrive il WWF. Per questo motivo, l’associazione invita tutti i cittadini a firmare la petizione online su wwf.it/stopcacciaselvaggia, per impedire che il disegno di legge venga portato al prossimo Consiglio dei ministri e avviato in Parlamento.

Un’iniziativa che si rivolge anche alle nuove generazioni, a cui – conclude il WWF – “dobbiamo consegnare un patrimonio naturale intatto, non ridotto a merce di scambio per pochi interessi di parte”.

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