Il corpo esanime è stato ritrovato dai genitori in camera. Nella lettera una sequela di violenze, scherzi e insulti subìti di continuo. La Procura indaga per istigazione al suicidio.
Latina – Tragedia a Santi Cosma e Damiano, in provincia di Latina, dove un quindicenne si è tolto la vita nella sua camera da letto. A trovare il corpo è stata la famiglia, all’alba di giovedì mattina. La sera precedente, il ragazzo aveva inviato un messaggio ai compagni chiedendo di “conservargli un posto in prima fila” a scuola. Un ultimo segnale, drammatico e oggi straziante.
A dare voce al dolore e alla rabbia è stato il fratello della vittima, che ha inviato una lettera di denuncia al ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara e alla premier Giorgia Meloni. Nella missiva, anticipata dal Messaggero, vengono descritti i ripetuti episodi di violenze, scherzi e insulti che avrebbero perseguitato Paolo fino a condurlo al gesto estremo.
La Procura di Cassino ha aperto un’inchiesta per istigazione al suicidio e disposto l’autopsia sul corpo del ragazzo. Nel frattempo, i carabinieri hanno sequestrato i telefoni di alcuni coetanei per ricostruire il contesto di messaggi, chat e possibili responsabilità.
Il ministro Valditara ha espresso il suo cordoglio, annunciando l’immediata apertura di due ispezioni: una presso le scuole medie frequentate dal ragazzo e un’altra nella scuola superiore dove avrebbe dovuto iniziare il nuovo anno scolastico. «È un dolore profondo – ha dichiarato – e intendo esprimere personalmente la vicinanza mia e di tutto il mondo della scuola alla famiglia».
La tragedia arriva a pochi mesi dall’entrata in vigore della legge 70/2024, che ha reso obbligatorio per gli istituti scolastici segnalare e intervenire immediatamente in casi di bullismo. La normativa prevede la convocazione dei genitori dei responsabili e l’attivazione di percorsi educativi, mentre per i casi più gravi o reiterati è prevista la denuncia all’autorità giudiziaria. Le ispezioni ministeriali dovranno stabilire se le scuole avessero percepito il disagio di Paolo e se fossero state applicate le misure previste dalla legge.
Dove chiedere aiuto
Se sei in una situazione di emergenza, chiama il numero 112. Se tu o qualcuno che conosci ha dei pensieri suicidi, puoi chiamare il Telefono Amico allo 199 284 284 oppure via internet da qui, tutti i giorni dalle 10 alle 24.
Puoi anche chiamare i Samaritans al numero verde gratuito 800 86 00 22 da telefono fisso o al 06 77208977 da cellulare, tutti i giorni dalle 13 alle 22.