Brutte notizie per Riù. Il gorilla triste non uscirà dallo zoo.

Non sono bastate le 65.000 firme della petizione per la liberazione del gorilla: lo zoo safari di Fasano non intende cederlo, e in programma c’è addirittura l’arrivo di un nuovo gorilla che prenda il suo posto, ormai troppo anziano.

Fasano – Sul Web è protesta per la liberazione di Riù, l’anziano gorilla rinchiuso nello zoosafari in Puglia. Riù, catturato da piccolo in Africa insieme a Pedro, un altro cucciolo di gorilla, è stato utilizzato per tutta la sua vita come attrazione, prima in un circo e poi in uno zoo italiani. Fu catturato nel 1975, e da allora ha condiviso la prigionia con Pedro fino al 2008,  anno in cui Pedrò morì dopo una breve malattia.

Dal 2008 Riù è solo nella sua gabbia di vetro, ma è sempre stato un gorilla infelice, anche quando il suo compagno Pedro era ancora in vita. L’associazione Meta Parma, che ha lanciato la petizione per far andare Riù in un rifugio o in un santuario, comunica che è arrivata la replica dello zoo pugliese:

“Lo zoo ha dichiarato di non voler cedere Riù, e che addirittura hanno in programma di far arrivare una compagna per lui. È scandaloso, vogliono inserire un altro gorilla in quella gabbia affinché non rimanga vuota dopo la morte di Riù, perchè ormai è molto anziano, anche per questo volevamo farlo uscire dalla sua condizione di reclusione. I gorilla in cattività vivono massimo 50 anni, e Riù ne ha 48, è davvero molto anziano, è come un centenario umano insomma. Il direttore dello zoo in un’intervista ha dichiarato che l’arrivo di un altro gorilla era in programma già da un anno, e tutto questo non può essere per Riù, ma per poter utilizzare un altro primate come attrazione per lo zoo, per sostituirlo dopo la sua morte. Ora che è così anziano si parla di far arrivare una compagna per lui? Non ha nessun senso, e soprattutto non ha nessun senso rinchiudere un’altra creatura in quella gabbia di vetro, un’altra creatura destinata a essere infelice e sola. Evidentemente, l’unico senso di questa assurdità è tutelare gli interessi economici dello zoo, ma dovranno prepararsi a grosse proteste e reclami da parte dei cittadini e dell’opinione pubblica” fanno sapere dallo zoo.

“Trattare con lo zoo è impossibile, pertanto ora abbiamo spostato le nostre proteste sull’Asl di Fasano e sul comune, e ci rivolgeremo anche agli altri enti che potrebbero impedire tutto questo, perchè non si può autorizzare la reclusione di altri gorilla negli zoo italiani. Come si può pensare di rinchiudere un altro gorilla in quella gabbia di vetro, dopo quello che ha passato Riù? Un’intera vita in gabbia, e neanche in punto di morte si è voluto fare un gesto di umanità nei confronti di Riù. Ricorda la storia di Arturo, l’orso polare più triste del mondo, rinchiuso in uno zoo in Argentina. Proprio come Riù, Arturo non fu liberato neanche da anziano, e nonostante le proteste morì sofferente, nella sua gabbia bollente. Purtroppo gli zoo non vogliono mai lasciar andare gli animali che utilizzano come fonte di guadagno, neanche da anziani, e queste povere creature riescono a liberarsi solo con la morte. È davvero molto triste… Ripetiamo: impossibile trattare con lo zoo, non c’è disponibilità ad ascoltare le proteste dei cittadini firmatari della petizione, ma non molleremo questa battaglia e non lasceremo nulla di intentato. Stiamo parlando di gorilla, di individui, e dovremmo imparare a rispettare i nostri simili e tutti gli animali partendo proprio dai primati. Basta animali rinchiusi negli zoo, non vogliamo altri Riù rinchiusi in un recinto di vetro!” .

La richiesta di liberazione di Riù si sposta quindi ad altri enti, ora non più soltanto in difesa di un solo gorilla, ma di due. 

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