Oltre 60 milioni di euro e 360 Kg di droga confiscati nell’operazione della Finanza tra Italia, Albania, Svizzera e Polonia.
Brescia – Maxi operazione antidroga della Guardia di Finanza che ha eseguito 61 ordinanze cautelari – tra Italia, Albania, Svizzera e Polonia- per associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Il riciclava i profitti illeciti attraverso un sistema di “fatture per operazioni inesistenti”. Nel corso delle indagini sono stati sequestrati 360 chili di droga. Circa 400 i militari in campo, con la cooperazione di Europol, della Direzione Centrale Servizi Antidroga, del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, dell’Ufficio dell’Esperto per la Sicurezza presso l’Ambasciata d’Italia a Tirana, delle forze di polizia albanesi, polacche e svizzere e del supporto dell’Agenzia dell’Unione europea per la cooperazione giudiziaria (Eurojust).
A carico degli indagati sono stati emessi i provvedimenti di sequestro preventivo, finalizzati alla confisca per equivalente, per un importo complessivo pari a oltre 60 milioni di euro, quale provento delle attività criminali ipotizzate. In particolare, il gruppo criminale, basato in Albania e con diramazioni in Italia avrebbe importato in Europa la droga dal Sud America attraverso rotte di navigazione commerciali per poi farla entrare in Italia via Spagna e Olanda utilizzando mezzi pesanti. Gli ingenti quantitativi di cocaina sarebbero stati immagazzinati per la successiva distribuzione in 5 basi operative, dislocate principalmente tra Brescia, Romano di Lombardia e Palazzolo sull’Oglio e in altri Comuni del centro-nord Italia come Varese e Pisa.
Il denaro veniva poi riciclato attraverso un gruppo cinese residente a Brescia che avrebbe “monetizzato” fatture per operazioni inesistenti per oltre 375milioni di euro. Lo smantellamento della rete è stato possibile grazie a innovative tecniche d’investigazione, anche transnazionali, condotte dal 2020 al 2024: chat criptate SKY ECC e corroborate dalla parallela esecuzione di intercettazioni telefoniche, telematiche e ambientali nonché dalle più tradizionali attività di osservazione del contesto territoriale di riferimento e pedinamento dei numerosi soggetti coinvolti.
Oltre ai provvedimenti cautelari, nel corso delle attività d’indagine sono già stati arrestati in flagranza di reato 21 soggetti appartenenti al sodalizio e sottoposti a sequestro circa 2 milioni e mezzo di euro in contanti, 5 pistole e relativo munizionamento, 8 autovetture e 360 kg di sostanza stupefacente che, qualora immessa sul mercato, avrebbe potuto fruttare circa 30 milioni di euro. Sono attualmente in corso molteplici perquisizioni, condotte con il supporto tecnico-operativo dello S.C.I.C.O., l’ausilio di moderne strumentazioni tecnologiche e di cinque unità cinofile antidroga e “cash dog” per la ricerca di sostanze stupefacenti e contanti, in una cornice di sicurezza garantita anche dall’impiego dei c.d. “baschi verdi”, militari con specializzazione A.T.P.I. “Anti Terrorismo – Pronto Impiego”, e di un elicottero della componente aeronavale del Corpo.