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Borsoni abbandonati in spiaggia: incetta di prodotti falsi

In concomitanza con il periodo estivo, i finanzieri intensificano l’attività di prevenzione e repressione del fenomeno della vendita di prodotti contraffatti. Numerosi borsoni contenenti merce falsa sono stati rinvenuti sulle spiagge della provincia estense.

Ferrara – I finanzieri del comando provinciale, nell’ambito di un piano d’intervento in materia di contraffazione e di abusivismo commerciale, hanno sequestrato sui lidi comacchiesi oltre 500 articoli di abbigliamento e accessori contraffatti, che secondo una stima, avrebbero fruttato, se immessi sul mercato illegale, una cifra di circa 10.000 euro.

In una prima operazione, sono stati rivenuti, nei pressi del Lido degli Estensi, due borsoni abbandonati da un cittadino extracomunitario, che ha alla vista dei militari, si è dato alla fuga. Sono circa 150 gli articoli ritrovati, tra borse, cinture, cappelli, occhiali, portafogli e marsupi, tutti recanti i marchi contraffatti delle più importanti griffe della moda (Louis Vitton, Gucci, Dior, Chanel, Fendi, Armani, D&G, Napapjiri, Ray Ban, Versace, ecc.).

Parte della merce contraffatta.

A breve distanza, nel confinante Lido di Spina, sono stati recuperati con le stesse modalità altri borsoni. All’interno degli stessi sono stati rinvenuti 350 tra capi ed accessori di abbigliamento, tra cui magliette, polo, camicie, costumi e pantaloni, riproducenti vari segni distintivi di fabbrica contraffatti (Gucci, Prada, Diesel, Burberry, D&G, Peuterey, Blauer, Adidas, Stone Island, Lacoste, Fred Perry, Nike, Moncler, Colmar, Woolrich, Armani).

L’intera merce è stata posta sotto sequestro e messa a disposizione dell’autorità giudiziaria. I sequestri sono stati eseguiti dai finanzieri della tenenza di Comacchio, che in concomitanza con la stagione estiva e l’aumento delle presenze di turisti sul litorale, hanno intensificato le attività di perlustrazione e di controllo del territorio, concentrando l’attenzione sui luoghi a più elevato rischio per la rivendita di articoli contraffatti, come ad esempio le vie e le piazze dove si svolgono le consuete attività di commercio ambulante regolarmente autorizzate.

Prosegue, dunque, l’opera di prevenzione e di repressione nel settore della contraffazione e dell’abusivismo commerciale che, come noto, rappresenta uno dei tanti obiettivi strategici di polizia economico – finanziaria perseguiti dalla Guardia di Finanza, per garantire la legalità sul territorio. La produzione e la commercializzazione del falso sono infatti moltiplicatori d’illegalità per la loro capacità di alimentare diversi circuiti criminosi quali il lavoro nero e irregolare, l’immigrazione clandestina, l’evasione fiscale, il riciclaggio, la ricettazione e il commercio abusivo, tutti fenomeni che favoriscono l’ingerenza della criminalità nel tessuto economico e danneggiano le imprese che operano rispettando le norme.

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